Deteneva ingente quantità di materiale pedopornografico. Arrestato dalla Polizia Postale 24enne

Materiale mostrato durante la conferenza stampa della polizia postale di Genova nell'ambito di una operazione che ha portato alla denuncia di decine di persone in tutta Italia per aver scaricato on-line film e telefilm coperti dal diritto d'autore, stamani 14 settembre 2010. ANSA/LUCA ZENNARO

 

 

 

La Polizia di Stato, nell’ambito dell’azione di contrasto al fenomeno della pedopornografia online, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di un giovane della provincia di Reggio Calabria, accusato di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico mediante social network.

L’articolata attività investigativa della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, coordinata dal Procuratore Vicario Gerardo Dominijanni e dal Sostituto Flavia Maria Luisa Modica  è stata condotta dal Compartimento Polizia Postale per la Calabria mediante un’intensa attività di pedinamento informatico e “fisico”.

Le successive indagini tecniche svolte sul materiale informatico sequestrato hanno consentito di accertare il possesso di un ingente quantitativo di file multimediali di natura pedopornografica, ritraenti minori anche di tenera età, archiviato sia sui propri dispositivi fissi e mobili, sia direttamente sul web, in cloud.

Come in precedenti occasioni, anche in questa vicenda è stato fondamentale il ruolo d’impulso assunto da una segnalazione pervenuta attraverso il circuito internazionale di cooperazione in materia di contrasto allo sfruttamento dei minori online, con enti esteri e associazioni non governative, i cui sviluppi sono coordinati sul territorio nazionale dal C.N.C.P.O., Centro Nazionale per Contrasto alla Pedopornografia Online, incardinato a Roma presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Tale forma di partnership fornisce un contributo fondamentale per l’efficace azione di contrasto agli abusi online nei confronti di minori e alla diffusione del materiale illecito in rete, stante la natura prettamente transnazionale dei reati commessi in tale contesto da individui e gruppi organizzati.