Strada a scorrimento veloce Reggio – Cardeto, Falcomatà: “Opera strategica, velocizzare iter progettuale”

 

 

Si accelera l’iter per la definizione del progetto di realizzazione della strada a scorrimento veloce tra la città di Reggio Calabria ed il Comune di Cardeto. Questa mattina, a Palazzo Alvaro, riunione operativa fra il sindaco Giuseppe Falcomatà, i dirigenti del settore Lavori pubblici di Città Metropolitana e Comune, Lorenzo Benestare e Demetrio Beatino, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Reggio Giovanni Muraca ed il sindaco di Cardeto Daniela Arfuso.

 Il progetto, infatti, interessa essenzialmente l’Ente metropolitano ed il Comune capoluogo, chiamati a cooperare per la costruzione dell’opera. Il primo lotto riguarderà l’Ente comunale, mentre l’ultimazione del percorso sarà di pertinenza degli uffici della Città Metropolitana.

 Stralciato il progetto iniziale, risalente agli anni ’90 e ritenuto ormai obsoleto e dal costo fuori mercato, le amministrazioni hanno deciso di procedere speditamente ad un nuovo piano realizzativo.

 “Per noi – ha ribadito il sindaco Falcomatà – si tratta di un’infrastruttura fondamentale e strategica per avvicinare il centro cittadino alle aree collinari. Bisogna, dunque, definire presto un progetto esecutivo ed avviare rapidamente i lavori per la realizzazione della strada a scorrimento veloce, che consenta un collegamento agevole e sicuro verso la zona collinare di Cardeto e delle diverse frazioni che ricadono in quell’area. Da tempo ormai abbiamo attivato una serie di iniziative che guardano allo sviluppo delle infrastrutture di servizio alla cintura collinare intorno al comprensorio urbano di Reggio. Quest’opera si inserisce esattamente in questa direzione, costituendo un importante passo in avanti nel processo di rigenerazione territoriale che abbiamo avviato. Con il Comune di Cardeto abbiamo fissato gli obiettivi e procederemo nell’ottica di una totale unità d’intenti. La strada a scorrimento veloce è un’infrastruttura che ha un alto valore strategico e quindi necessita della giusta cooperazione tra gli Enti interessati”.