“Continuiamo con convinzione nella strada intrapresa” – questa la dichiarazione del presidente di Confesercenti Reggio Calabria Claudio Aloisio in merito all’ammissione della costituzione di parte civile di Confesercenti, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Basile, nel processo per l’omicidio avvenuto 25 maggio del 2017 di Bruno Ielo, l’ex carabiniere che da pensionato gestiva una tabaccheria a Gallico.
“Siamo convinti – continua Aloisio – lo abbiamo già detto e lo ribadiamo, che soprattutto in un territorio come il nostro alle parole, alle condanne, allo sdegno, debbano seguire i fatti che per noi si concretizzano con la presenza dell’Associazione che ho l’onore di presiedere come parte civile, nei procedimenti in cui i reati contestati ledono gli interessi degli imprenditori, dei commercianti, degli artigiani, delle partite iva.
Il percorso deciso unitamente alla Giunta, che voglio ringraziare per la compattezza e l’unità d’intenti, iniziato con il procedimento Unicredit, prosegue quindi con la nostra ammissione come parte civile in questo processo, ben più grave, in quanto parliamo di un omicidio, aggravato inoltre dal metodo mafioso.
Siamo consapevoli – conclude il presidente Aloisio – che soltanto “mettendoci la faccia” adempiamo compiutamente al nostro ruolo di associazione datoriale rappresentativa del tessuto imprenditoriale reggino, quello sano e laborioso composto dall’assoluta maggioranza degli operatori economici.
È unicamente in tale maniera, prendendo una posizione netta e senza alcuna ambiguità, che potremo sperare di stimolare e supportare un vero e ormai indifferibile cambiamento affermando così, con orgoglio e a testa alta, che Confesercenti Reggio Calabria è, e sarà sempre, insieme alle imprese.”