Reggina di cuore. Reggina che fa sognare. Reggina che può dire la sua contro chiunque. Ed il Monza, oggi di scena al “Granillo”, ne sa veramente qualcosa.
La compagine brianzola, giunta in riva allo Stretto con il chiaro intento di far quantomeno risultato, se ne ritorna a casa con le pive nel sacco. Nulla da fare per Balotelli e compagni.
Un goal di un ottimo Rigoberto Rivas regala i tre punti in palio e tanto ossigeno in classifica alla squadra amaranto che, adesso, può veramente sperare in qualcosa di importante.
Occhio ai bassifondi della graduatoria (la serie B non perdona minime distrazioni), ma sguardo da rivolgere verso l’alto, verso lidi più appropriati all’attuale Reggina.
Mister Baroni sembra aver trovato la “quadratura” della squadra che gioca bene concedendo ben poco agli avversari. l’avversario odierno non era una compagine qualunque.
Il Monza di Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani è un’autentica corazzata, autentico lusso per il campionato di serie B. Un società che punta senza mezzi termini alla vittoria del campionato ed al conseguente approdo nel massimo torneo calcistico italiano.
La Reggina odierna ha ben poco da invidiare al team lombardo. Insuperabile in difesa, ottima a centrocampo, con un Bellomo a servire e con Rivas a finalizzare la rete della vittoria che vale i tre punti in palio.
Il sodalizio amaranto ha rischiato solamente in un’occasione nel corso dei novanta minuti di gioco: Balotelli, tutto solo davanti alla porta, si è fatto, però, iptonizzare dall’ottimo Nicolas.
Un successo, voluto, cercato ed ottenuto dalla compagine tanto cara a Luca Gallo. Con determinazione e tanto cuore, il team rivisto nel mercato invernale dal diesse Taibi, può darci ancora tante soddisfazioni.
Restare sempre con i piedi per terra deve essere l’obiettivo del sodalizio dello Stretto. Non fare voli pindarici che potrebbero causare cadute molto pesanti.
Restare con i piedi per saldi al terreno non vuol dire non poter pensare in grande: siamo la Reggina e, come afferma spesso il numero uno della compagine amaranto, non dobbiamo avere paura di nessuno.
Chi vuol capire, capisca!
Demetrio Calluso