“Estese fino al 2033 le concessioni demaniali attualmente in vigore”

Estese fino a tutto il 2033 le validità delle concessioni demaniali attualmente in vigore.
Si tratta di un’importante azione amministrativa messa in atto dal servizio Demanio del settore Urbanistica, secondo puntuali indirizzi operativi forniti, già da luglio scorso, dalla giunta comunale guidata dal sindaco Falcomatà, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Mariangela Cama in attesa della revisione e del riordino della materia .
«Le indicazioni fornite dall’esecutivo, finalizzate a consentire la concreta attuazione ed operatività delle disposizioni concernenti la proroga delle concessioni demaniali stabilita nella Legge Finanziaria 2019, nel rispetto di una procedura pubblica, trasparente e concorrenziale, sono la chiara prova dell’attenzione posta nei confronti degli operatori del settore ed alle situazioni giuridiche in atto». E’ quanto ha affermato l’assessora Mariangela Cama che, in una nota stampa, ha aggiunto: «Attraverso procedure semplificate, i soggetti interessati hanno avanzato richiesta, mentre gli istruttori comunali hanno provveduto a verificare la permanenza dei requisiti, degli obblighi, delle condizioni e quant’altro necessario per l’efficacia del titolo concessorio rilasciato secondo quanto disposto dall’ordinamento in materia».
Il provvedimento approvato dall’Ufficio comunale che autorizza, pertanto, ex lege, l’estensione temporale fino a tutto il 2033 delle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo attualmente in vigore, «non è “automatico”, bensì in armonia con le norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti, secondo l’acquisizione, l’accertamento e l’espletamento di alcune formalità, volte a garantire una procedura pubblica, trasparente e concorrenziale».
«E’ fatto salvo – ha spiegato la delegata alla Pianificazione urbanistica – il potere di revoca e/o decadenza ai sensi degli artt. art. 42 e 47 del Codice della Navigazione, nonché il diritto di cessazione anticipata dell’estensione di validità in argomento per motivazioni di interesse pubblico o per intervenute contrastanti, imperative ed inderogabili disposizioni legislative o regolamentari comunitarie, nazionali e regionali».
Insomma, un adeguamento alla normativa nazionale, intesa come “Decreto rilancio”, ed una misura «ancor più necessaria», secondo l’assessora, per «le gravissime e probabilmente durature ricadute economiche derivanti dalla pandemia sulle imprese del settore turistico-ricreativo».
«Abbiamo inteso sostenere la ripresa non solo delle singole imprese – ha concluso Mariangela Cama – ma dell’intero settore dell’imprenditoria del turismo e dei lavoratori da essa impiegati, evitando l’apertura di una fase di ulteriore incertezza pur in presenza di una legge dello Stato vigente».