Il benvenuto del Sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà al nuovo Arcivescovo Morrone

 

 

“L’avvio del nuovo corso per la Chiesa reggina, sotto la guida di Monsignor Fortunato Morrone, nuovo Arcivescovo della diocesi di Reggio Calabria – Bova, rappresenta un momento di profonda e autentica partecipazione collettiva e spirituale che abbraccia ed emoziona l’intera comunità metropolitana”. E’ quanto afferma il Sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, rivolgendo un messaggio di benvenuto al nuovo pastore chiamato da Papa Francesco ad accompagnare il cammino dei fedeli in riva allo Stretto.

“Accogliamo con gioia il nuovo Presule reggino – prosegue il primo Cittadino – che, ne siamo certi, saprà raccogliere e rilanciare i frutti dell’intenso e proficuo percorso pastorale portato avanti nel nostro territorio da monsignor Giuseppe Fiorini Morosini a cui indirizziamo sentimenti di sincera gratitudine per l’opera illuminata condotta durante il suo esercizio. Proprio nel solco tracciato in questi anni, – aggiunge Falcomatà – confidiamo nel sostegno della nostra Chiesa, guida fondamentale e imprescindibile nell’azione che tutti siamo chiamati a svolgere volgendo lo sguardo e la concretezza delle azioni, alle fragilità sociali e alle fasce più deboli della comunità”.

“Viviamo una fase storica estremamente complessa – sottolinea il Sindaco di Reggio Calabria – in cui gli effetti della grave emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia, hanno acuito in modo preoccupante le disuguaglianze della nostra società. In questo contesto, l’esperienza, lo spessore umano e le indiscusse doti intellettuali di monsignor Morrone, insieme all’impegno di tutta la Curia reggina e nello specifico all’instancabile lavoro dei Parroci e delle comunità parrocchiali sul territorio cittadino e metropolitano, saranno per tutti noi fonte di ispirazione e stimolo ulteriore a svolgere con rinnovato impegno, attenzione e in armonia con tutta la comunità cittadina, la nostra missione quotidiana al servizio della collettività e del bene comune”.