Le difficoltà economiche dovute alle stringenti disposizioni previste dal Governo a causa della pandemia iniziano ad essere insostenibili per imprenditori e lavoratori autonomi. Soprattutto laddove le condizioni non erano già di per sé floride. Come appunto nella mia Calabria. Il malumore aumenta e sta montando una rabbia diffusa, che col passare dei giorni diventerà sempre più difficile da placare.
Stamani per esempio ho accolto con piacere i commercianti reggini che, numerosi, mi hanno chiesto un incontro. E non si è trattato di puro dovere istituzionale. Li comprendo, li conosco, li voglio aiutare. Ho ascoltato le loro istanze, espresse civilmente e con raziocinio. Loro sono e rappresentano la buona economia calabrese. Non chiedono la luna, vogliono solo aiuti concreti.
Farò di certo quello che è in mio potere e che ho sempre fatto, ovvero portare all’attenzione del Parlamento le loro richieste e mediare affinché possano essere accolte. La soluzione concreta più immediata è intanto quella di persuadere il Governo a “declassare” la Calabria in zona arancione; soluzione realizzabile ovviamente solo se supportata dai dati medici, che non possono essere trascurati. Ne va della salute nazionale.
Al contempo, ho illustrato agli imprenditori presenti l’intenzione del Ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini di rivedere i “risarcimenti” alle imprese, con nuove idee che arriveranno sul tavolo del Governo a breve. Tra le proposte da avanzare al Cdm, infatti, ci potrebbe essere un contributo statale a fondo perduto, per tutte le imprese in difficoltà (soprattutto piccole e medie), rapportato alla perdita calcolata di ciascuna attività rispetto ai costi fissi. Una sorta di copertura per quelle spese costanti che deve sostenere ciascun imprenditore titolare di azienda: canone d’affitto, bollette, contributi ai dipendenti. Per rendere possibile questo intervento è però necessario un nuovo scostamento di bilancio, da aggiungere a quello già approvato nelle ultime battute del Governo Conte. Non sarà semplice ottenere tutto ciò, ma è questa la direzione che stiamo seguendo.
Nel frattempo mi attiverò per qualcosa di più rapido ed efficace, come appunto le aperture anticipate in quelle zone dove i dati lo rendono possibile, scongiurando quindi chiusure estese fino a fine mese o addirittura inizio di Maggio.
Ho sottoposto la questione anche all’attenzione del Presidente della Regione ff. Nino Spirlì, il quale – per quelle che sono le sue competenze – si farà ulteriore portavoce di queste istanze nella conferenza Stato-Regioni.
In aggiunta a ciò, condivido e sostengo anche la posizione del collega Roberto Occhiuto, che in qualità di Capogruppo di Forza Italia alla Camera ha già chiesto di rivedere l’ultimo decreto e studiare nuovi parametri di valutazione per l’assegnazione dei colori di zona.
La mia attività parlamentare sarà da subito, già oggi, mirata ad ottenere grandi attenzioni per tutti i commercianti calabresi, tramite una mozione che presenterò domani al Governo.
Sempre al fianco di chi lavora.