La “Panchina parlante”, che cita una frase di Antonio Gramsci ed inaugurata soltanto ieri mattina, è stata imbrattata in meno di 24 ore. “Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano”.
Questa la frase riportata sulla creazione installata su via Aschenez, proprio di fronte il Convitto Nazionale “Tommaso Campanella”, che alcuni individui sicuramente privi di senso civico hanno pensato di sporcare apponendo su di essa la dicitura “wc” con una bomboletta spray.
Un gesto offensivo che suscita indignazione tra la popolazione civile che condanna pienamente simili comportamenti degni di persone prive di alcun valore sociale e civile.
Un gesto offensivo che suscita indignazione tra la popolazione civile che condanna pienamente simili comportamenti degni di persone prive di alcun valore sociale e civile.
A commentare l’atto vandalico, il primo cittadino Giuseppe Falcomatà che, indignato come tutta la comunità reggina, ha sottolineato come “solo dei wc potevano arrivare a compiere un simile gesto”.
La panchina è stata riportata in brevissimo tempo al suo stato originale grazie all’intervento dei lavoratori dell’Avr, mentre adesso spetterà agli uomini della Polizia di Stato intervenuti sul luogo repertare quanto più possibile sull’accaduto per risalire agli autori dell’infame gesto.
La panchina è stata riportata in brevissimo tempo al suo stato originale grazie all’intervento dei lavoratori dell’Avr, mentre adesso spetterà agli uomini della Polizia di Stato intervenuti sul luogo repertare quanto più possibile sull’accaduto per risalire agli autori dell’infame gesto.
Stefania Rizzica