Saman Abbas: l’amore combinato, l’amore che uccide

La riflessione dell’editore di Angelo Latella 

Si teorizza con una certa convinzione (e finché non ci saranno novità investigative) che la giovanissima pakistana Saman Abbas, sia stata uccisa perché contraria ad andare a nozze con uno “sconosciuto”.

Indagini, video e forse pregiudizi dicono che molto probabilmente il suo omicidio sia nato perché “disobbedire al volere dei genitori è un disonore, non sposare un islamico anche”.

Il tutto non avviene però in Pakistan, avviene in Italia, in Italia nel 2021. In quell’Italia che ha ospitato la famiglia Abbas, dandole lavoro, dandole sostegno.

Personalmente, per motivi di lavoro, ascolto molte storie simili, di minori stranieri non accompagnati che sono “tranquilli” perché i loro genitori, nel loro paese, hanno già scelto con chi andranno a nozze.

Che fare allora? Un passo indietro. Cos’è il matrimonio? Cos’è lo stare insieme? Cos’è l’innamoramento? Che significa “crescete e moltiplicatevi”? Che significa “amatevi come Io ho amato voi”? Che differenza c’è tra l’amore per i propri figli e l’amore di cui parla Dio? Si può nel 2021 continuare ad uccidere, anche un figlio, per la religione? C’è ancora nel 2021, un motivo per uccidere?

Il tutto ci riporta alla libertà, alla libertà che dovrebbe portarci alla felicità. Ognuno di noi, pakistani, egiziani, americani e italiani, per essere precisi, dobbiamo essere messi nelle condizioni di scegliere come e con chi essere felici. La felicità non sempre è incorporata all’amore… spesso è il contrario: è l’amore che ci porta alla felicità.

Il nodo comunque rimane la libertà. E il problema rimane nella testa, nella mentalità, che non è il cuore. Dobbiamo insegnare a tutti cos’è l’amore, il vero amore, dobbiamo insegnare a tutti cos’è la libertà, la vera libertà, dobbiamo rispolverare il cuore, perché si ama con il cuore, si è liberi con l’amore.