“Programmazione condivisa per progetti da finanziare con il Recovery”

Potenzialità da sviluppare e criticità da affrontare attraverso una programmazione condivisa. Questi i contenuti al centro della visita istituzionale del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà tra i Comuni della Valle del Tuccio.
All’incontro, promosso di concerto con i Sindaci di Bagaladi, Santo Monorchio, di Roghudi, Pierpaolo Zavettieri, di Roccaforte del Greco, Domenico Penna, di Montebello Jonico, Maria Foti, e con il Commissario di San Lorenzo, Eugenio Barillà, hanno preso parte, insieme al sindaco metropolitano, anche il Vicesindaco dell’Ente di Palazzo Alvaro Armando Neri ed i Consiglieri delegati Carmelo Versace, Giuseppe Marino, Domenico Mantegna, Salvatore Fuda, il consigliere comunale reggino Marcantonino Malara, il presidente del Consiglio del Comune di Bagaladi Carmelo Nucera e i Dirigenti metropolitani Lorenzo Benestare e Pietro Foti.
La giornata, fitta di sopralluoghi ed approfondimenti tecnici, dal Parco Eolico dei piani di Lopa fino a Palazzo Pannuti, ha consentito di fare il punto sul merito degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da programmare sulla Sp3, arteria cardine per l’accesso alle aree collinari della bassa grecanica e sugli sviluppi della Strategia Nazionale delle Aree Interne, con Bagaladi capofila, che prevede una serie di obiettivi in termini di sviluppo territoriale, sul piano culturale e turistico, ma anche per ciò che riguarda le infrastrutture viarie per la mobilità interna.

“Oggi insieme ai sindaci dell’area abbiamo analizzato lo stato dell’arte della strada Sp3 e le azioni che occorre mettere in atto sui fronti della manutenzione ordinaria ma anche della riqualificazione complessiva di questo importante collegamento e degli altri tratti ammalorati”, ha spiegato il sindaco Falcomatà a margine dei sopralluoghi. “Rimettere in moto e quindi connettere in modo veloce e sicuro le aree interne con il resto del territorio e con Reggio – ha aggiunto il primo cittadino – è una priorità. Serve un’attenzione specifica da parte della Città metropolitana e questa attività di confronto va proprio in questa direzione. Con i sindaci, peraltro, abbiamo anche affrontato il tema della programmazione in materia di Recovery fund e di transizione ecologica che è uno dei temi forti su cui sta lavorando sia l’Unione europea che il governo nazionale. Il territorio reggino ha tutte le carte in regola per sfruttare al meglio le proprie risorse naturali e innescare processi virtuosi di crescita e sviluppo basate su innovazione e sostenibilità come dimostrano, del resto, gli stessi impianti eolici presenti in questa zona”.

Attenzione dell’ente di Palazzo “Alvaro” sul tema della viabilità ribadita anche dal consigliere Versace che ha messo in risalto la centralità, per il territorio, della “strada Sp3 quale arteria in grado di ampliare le potenzialità di queste comunità e di tutto il comprensorio anche attraverso lo sviluppo di altri snodi cruciali. Con i tecnici della Città metropolitana abbiamo fatto un punto della situazione con l’obiettivo di avere il quadro completo degli interventi di attuare. E’ un lavoro complesso anche in ragione del fatto che tale tratto stradale originariamente apparteneva al patrimonio Anas e solo ora è in gestione al nostro ente”.

Di attività inerenti i temi dell’agricoltura e dei contratti di fiume, sue deleghe di pertinenza, ha poi parlato il Consigliere Marino: “Viviamo un momento davvero importante. A fianco alle emergenze quotidiane abbiamo delle prospettive differenti sulla programmazione, possibilità che prima non esistevano, che sono state ottenute con grande lungimiranza e che offrono delle opportunità di riscatto per il nostro territorio. La strategia nazionale per il rilancio del nostro Paese passa dalla capacità di programmare costruendo un modello di governance in grado di garantire che le idee ed i progetti possano essere trasformate in opere concrete. È una sfida che deve coinvolgerci tutti”.

Per il sindaco Monorchio, infine, siamo di fronte ad una straordinaria opportunità, con riferimento alle “risorse previste dal Recovery fund per il rilancio di queste aree che, dopo la crisi pandemica, possono rappresentare un’occasione irripetibile per rendere il territorio finalmente attrattivo. La ripartenza deve vederci protagonisti, noi siamo una zona marginale e quindi la rinascita post pandemica deve essere un momento di grande impegno e dedizione, esattamente come è stato nel dopoguerra. Nessuno può o deve tirarsi indietro, tutti dovranno fare la loro parte, cittadini, politica, tecnici che sono fondamentali in questa fase di programmazione”.