“La salute prima di ogni cosa: è questo il messaggio che si è voluto trasmettere, chiudendo tutte le attività del calcio dilettantistico, un messaggio che per quanto possa sembrare semplice e banale, è diventato oggi più che mai importante e prioritario”. Questa è la nota che il presidente della L.N.D. Comitato regionale Calabrese, Saverio Mirarchi rivolge a tutti i tesserati, soprattutto ringraziandoli per aver accettato e “condiviso la scelta, con tutte le difficoltà che essa ha comportato, dimostrandosi tutti uniti nel rispettare le regole” ma soprattutto da questa unità “ripartiremo più forti di prima, appena l’emergenza sarà terminata, speriamo di riprendere tutti i campionati: speriamo in nessun annullamento della stagione, in nessuna classifica congelata, in nessuna ipotesi di play off e play out allargati. Niente di tutto ciò. E’ nostra auspicio portare a termine la stagione nel modo più regolare possibile, facendo disputare tutte le giornate di gare rimaste anche utilizzando i turni infrasettimanali, vorrebbe dire che abbiamo vinto questa nostra difficile partita. Certo, sarà richiesto un sacrificio importante a tutte le società ed a tutti i tesserati, ma siamo convinti di trovare una collaborazione incondizionata. L’appello che vorrei lanciare è quello di mantenere questa coesione, di non perderla in virtù di un risultato negativo o di un torto subito: uniti si vince ed a vincere sarà la Calabria intera. Abbiamo capito che nella vita ci sono delle priorità e che lo sport serve a divertirsi, ad avere una vita sana e ad essere in competizione, certo, ma con i principi fondamentali di lealtà e rispetto, delle regole e dell’avversario, oggi più che mai. Un insegnamento che ci fa guardare al futuro con rinnovata fiducia nel nostro mondo. Ci vedremo presto, pronti a ripartire più forti di prima”. Certamente sarà lunga, specialmente se quello che sta succedendo, non sarà fermato in maniera drastica, abbiamo visto quello che è successo agli imbarcaderi di Villa San Giovanni, tutto in barba a quello che ha emanato il presidente del Consiglio, bisogna stare nel comune dove si è domiciliati, ma la punizione è troppo blanda, stare in quarantena, lo siamo già si può obbiettare, perciò da buon cittadino italiano, quando non mi toccano la tasca faccio quello che voglio!!! E’ impensabile quello che è successo ieri sera agli imbarcaderi, in millecinquecento chilometri, nessuno ha visto, se la Calabria è blindata, come è successo? E allora pugno forte per quelli che trasgrediscono e mettono a repentaglio solo la salute altrui, perché la propria si vede che non vale niente! Perciò, tornando a noi, che ci dilettiamo di calcio, e in questo momento ne pensiamo di tutto e di più, facciamo congetture sulla conclusione dei vari campionati, meditiamo su quello che potrà essere il futuro calcistico, naturalmente.
ANNALAURA CHILA’