Per fare il bene, pensare non basta

La riflessione dell’editore di Angelo Latella 

Jovanotti cantava “penso positivo perché son vivo”, Julio Iglesias invece “pensami tanto tanto immensamente con il cuore e con la mente”, Patty Pravo “pensiero stupendo”, Fabrizio Moro “prima di parlare, pensa” e cosi via…di pensiero si parla spesso, nelle canzoni, dallo psicologo, dal prete.

Tutti pensiamo, anche i talebani pensano, i delinquenti, i malati, i bambini, i professionisti, i milanisti, gli sportivi, gli studenti. Tutti gli uomini che non hanno seri e gravi disturbi mentali, pensano.

Ma per poter vivere in pace e alla ricerca della felicità sono necessarie altre due cose importanti: la riflessione e l’agire (azione).

Spesso pensiamo ma non approfondiamo il pensiero, non riflettiamo, passiamo subito all’azione.

Per essere filosofi basta pensare, riflettere e poi proclamare la deduzione del pensiero.

Per essere uomini che si relazionano positivamente con altri uomini, bisogna pensare, riflettere, propagandare e confrontarsi sulla propria riflessione ed infine agire.

Ho l’impressione che nel mondo ci siano tanti uomini che, al massimo, arrivano a riflettere. Parecchi di quelli che invece pensano solamente, te li ritrovi su facebook.

Quindi pensare non basta e forse potrebbe anche essere inutile. Il problema ed anche la soluzione comunque non sono difficili, se “pensiamo” che siamo stati progettati per pensare e non possiamo scegliere di non pensare (anche quando diciamo “oggi non voglio pensare a niente”, in realtà stiamo pensando).

Il guaio è che possiamo scegliere di non riflettere, di non agire.