«Il “Reddito di libertà” è una grande conquista di civiltà che pone le donne vittime di violenza in una condizione di emancipazione mentale ed economica che può, finalmente, contribuire alla scomparsa di fenomeni abominevoli e medievali». Così, in una nota stampa, il consigliere metropolitano delegato alle Pari opportunità, Filippo Quartuccio, plaude all’iniziativa promossa dal Governo e rilanciata dal Comune attraverso gli assessori al Welfare, Demetrio Delfino, ed alla Parità di genere, Giuggi Palmenta.
«Con un contributo mensile fino a 400 euro – ha spiegato – una donna, una mamma, una figlia, una compagna può intraprendere un percorso di riappropriazione della propria autonomia ed un incentivo a denunciare le barbarie che, spesso, si consumano fra le mura domestiche. Bene hanno fatto gli assessori Delfino e Palmenta a rilanciare l’iniziativa, sostenuta fortemente dal sindaco Giuseppe Falcomatà, e nata grazie al coraggio ed alla forza di una donna straordinaria, Lucia Annibali, firmataria dell’emendamento che ha, di fatto, dato i natali a questo importante strumento. Un grazie, dunque, va a lei ed a tutte le forze politiche che, trasversalmente, si sono impegnate e battute per il “Reddito di libertà”, dando dimostrazione di estrema sensibilità e di quella maturità quanto mai indispensabile in un momento in cui non v’è giorno che non si senta parlare di violenze sulle donne».
Per Quartuccio, dunque, «d’ora in poi le vittime sapranno d’essere meno sole nell’affrontare i momenti più delicati dell’immane tragedia che le ha travolte. Attendavamo le linee guida da parte dell’Inps che, finalmente, sono arrivate dotando il nostro Paese di elementi che elevano il livello culturale e civile, ma, soprattutto, mettono un punto preciso sul contrasto alla violenza di genere che deve essere sostenuto, come è avvenuto, al di là di ogni colore politico o ideologia di partito. L’Italia, da oggi, è davvero un paese migliore».