Il momento è drammatico per l’intero Paese e la nostra città, seppure ancora fortunatamente lontana dai numeri preoccupanti che leggiamo sui giornali, sta patendo una quarantena soffocante, dimostrando grande diligenza e rispetto delle disposizioni.
Le conseguenze di questa fase di stallo la comunità reggina le sta subendo anche sotto il profilo economico per un sistema produttivo cittadino che si sostiene da sempre sul commercio e sulla attività delle piccole e medie imprese.
Ecco che in questo momento particolare le amministrazioni pubbliche anche locali possono ed anzi hanno l’obbligo di intervenire con strumenti di sostegno alle aziende ma anche alle famiglie ed ai singoli lavoratori. Tra le varie misure utilizzabili, gli enti locali dovrebbero occuparsi di rispondere in tempi brevissimi a saldare i crediti vantati da professionisti, fornitori (entrambi in grandi difficoltà) e anche a coloro che hanno fornito prestazioni lavorative in varie forme alla pubblica amministrazione. Il riferimento precipuo va a chi ha prestato attività di Scrutatore e Presidente all’ultima tornata elettorale del 26 gennaio 2020. Ebbene, visto che queste persone non hanno ancora percepito un centesimo dei rispettivi emolumenti, quale momento potrebbe essere migliore per assegnare le somme dovute?
Queste e tante altre sono le azioni concrete che la gente si aspetta e che certamente si configurano più apprezzabili degli interventi di mera propaganda elettorale cui stiamo assistendo in questi giorni. I reggini vogliono tornare a vivere e ciò è possibile farlo con aiuti concreti e non con video compulsivi e retorici.
Procedere in tempi stretti al pagamento anche di somme di modica entità, peraltro legittime, seppur con notevole ritardo, è un obbligo per un Sindaco che dovrebbe agire con più sostanza e meno prosopopea rispetto a quanto ha fatto sinora. In questo terribile momento per parecchie famiglie si rivelerebbero oltremodo necessarie e dovute.
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