Rosarno deve essere all’altezza delle nuove sfide del 2022. Il 2021 appena passato non sarà di certo ricordato come un anno positivo per la comunità di Rosarno: lo scioglimento del consiglio comunale, la cattiva gestione della pandemia da
covid-19, dissesti idrogeologici e una crisi economica (ormai perpetua) hanno colpito
cittadine e cittadini con forza.
Anche per questo motivo come Casa del Popolo “Giuseppe Valarioti” assistiamo increduli a polemiche sterili su questioni irrisorie. Non è più il tempo del “mangino brioches”. Due fattori ci chiamano alla responsabilità e all’impegno: il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e
l’ipotesi del dissesto finanziario per la Città di Rosarno.
Nel mese di dicembre, nell’ottica di una piena collaborazione con l’ istituzione comunale retta dalla triade prefettizia, abbiamo presentato una serie di proposte concrete che guardano a 3 settori specifici: ambiente, cultura e rigenerazione urbana.
Accanto ai problemi e alle emergenze costanti Rosarno può contare su una serie di fattori e di un patrimonio che se messo in moto può garantire benessere e sviluppo per la comunità. L’utilizzo in ottica ecologica dei 44 ettari dello Zimbario con l’installazione di pannelli fotovoltaici, la riqualificazione del costone di via Sottotenente Gangemi e della villa
comunale sovrastante, l’apertura del parco archeologico con un nuovo accordo per la
gestione pubblica del bene, l’inaugurazione tanto attesa del cimitero della frazione Bosco sono tra le idee che possono trovare una concreta realizzazione sfruttando i tanti avvisi programmati all’interno del Pnrr.
I commissari prefettizi si sono dimostrati coscienti della situazione nella quale versa la città e preparati ad affrontare i vari temi di cui abbiamo discusso. La Casa del Popolo sarà da sprone con progetti e proposte concrete. Anche per questo chiediamo di evitare con tutte le
forze il dissesto finanziario. Il dissesto causerebbe l’innalzamento delle aliquote delle tasse comunali al massimo del loro possibile valore, la ricerca di patrimonio pubblico da vendere e altre misure che se da un lato potrebbero dare ossigeno alle casse comunali dall’altro causerebbe ulteriore depressione economica e sociale per la comunità.
Chiediamo a tutte le forze civili, sociali e politiche di lasciare da parte inutili polemiche e di impegnarsi per non far perdere alla città possibilità di crescita dettate dalle nuove sfide che il
2022 ci offre. La Casa del Popolo è presente.