Quello che temevamo alla vigilia e che in effetti avevamo già denunciato pubblicamente, si è alla fine verificato.
Sit-in, banchetti vari, raccolta firme per una pubblica seduta richiesta ormai da quasi un anno, negata in prima battuta, poi procrastinata e infine concessa, ma solo quando si è capito che proseguire con il muro di gomma alzato in prima persona dal presidente dell’assise Comunale, Enzo Marra, non avrebbe portato da nessuna parte coloro che detengono – abusivamente – le leve del potere.
Tutto ciò, per poi sconsolatamente verificare che, stamattina, invece è andato in scena l’ultimo atto di una pessima commedia, dal copione ispirato all’ostruzionismo più spinto. Controlli, trappole e barriere; l’accesso a Palazzo San Giorgio è stato reso fino all’ultimo momento utile off limits, con la gente rimandata a casa se non si trovava segnata in una lista stampata da un solerte funzionario alla porta.
Lacci, espedienti e mezzucci a frotte, dopo la furbata della Pec obbligatoria da spedire quindici giorni prima dell’udienza per poter intervenire ed altri giochetti del genere, leggi l’accoppiata con altri temi (restyling Piazza De Nava) che con i Brogli elettorali poco c’entrava.
Insomma, vane e ostili complicazioni burocratiche che non avrebbero sfigurato al cospetto della corte dell’Impero bizantino, ma tant’è…
Considerato tutto ciò e dopo un immediato confronto fra coloro del comitato che avevano preannunciato intervento, alquanto spontaneo e sensato è apparso per noi, quindi, prendere atto che partecipare a un dibattito del genere non avrebbe certo aiutato i cittadini a capire la portata di un fatto così grave, così come quello accaduto nelle scorse elezioni e pertanto altro che non ci è rimasto che abbandonare l’aula dove era in corso una semplice e misera pantomima, messa in piedi dalla politica “abusiva”, in barba ai morti che risultano essersi recati all’urna, così come avrebbero preso la strada dei seggi decine di infermi ed ultra ottantenni, con presidenti di seggio rei confessi ed altri scandalosi comportamenti che ancora oggi non sono stati sanzionati dalla giustizia.
In ogni caso, sappiano i detentori del potere comunale, che la nostra battaglia prosegue più convinta di prima. Anzitutto riproponiamo l’invito a far svolgere il prima possibile una vera e propria seduta di un consiglio comunale aperto, con tutti i crismi che una seduta del genere richiede, leggi incontro esclusivamente dedicato ai brogli elettorali perpetrati, e in una sede adeguata, quale è senza dubbio la già indicata sala Versace al Cedir, sala che già in passato ha ospitato incontri pubblici istituzionali o anche la stessa Piazza Italia. Inoltre, ai reggini che ancora credono al sacrosanto diritto alla partecipazione e dell’autodeterminazione popolare, assicuriamo che il nostro impegno continuerà a essere massimo e incondizionato, così come la lotta all’arroganza liberticida di chi “ad horas” ci governa.
Il Coordinamento
Reggio Non Si Broglia