Si terrà sabato 5 marzo, con inizio alle ore 10:00 presso il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”, l’inaugurazione della mostra “Inspiring stars”, ideata nell’ambito del progetto “Un cielo per tutti” portato avanti dal Planetario “Pythagoras”.
All’evento, denominato “Under the same sky – Astronomia inclusiva”, prenderanno parte il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, e Maria Rosaria D’Antonio, responsabile del progetto “Inspiring stars – Unione Astronomica Internazionale”.
«Inspiring stars – ha spiegato, in una nota stampa, il consigliere Quartuccio – è il nome di un progetto dell’Unione Astronomica internazionale che ha come obiettivo lo studio di nuove forme di comunicazione volte ad una sempre maggiore inclusività ed apertura dei contenuti astronomici a favore dei non vedenti e di altre categorie di pubblico svantaggiate. È una mostra itinerante, già presentata in vari Paesi, ed abbiamo il privilegio di ospitarla nella nostra città grazie all’istituto nazionale di Astrofisica di Cagliari».
«La presenza a Reggio – ha aggiunto – è particolarmente importante perché è stata implementata con ulteriore materiale didattico che consentirà nuove iniziative locali di inclusione per abbattere le barriere e favorire il riconoscimento delle diversità come valore ed arricchimento».
«Il Planetario “Pythagoras” – ha concluso il consigliere Quartuccio – con il progetto “Un cielo per tutti”, tra le sue innumerevoli attività, realizza anche il laboratorio di astronomia inclusiva per non vedenti ed ipovedenti con la finalità di fare fruire le bellezze della volta celeste anche a chi il cielo non può osservarlo con gli occhi. Si tratta, infatti, di una vera e propria “officina” all’insegna della scienza, dell’inclusione e della solidarietà sociale. Attualmente, il laboratorio è una struttura unica nella nostra regione che, oltre a mettere a disposizione gli ausili innovativi, intende anche sperimentare la produzione di supporti didattici che facilitino l’apprendimento tattile e verbale dell’astronomia».