Ricordi di un lampione. Ormai da quasi un anno, del lampione è rimasto solo il ricordo e la foto che pubblichiamo.
Il lampione è solo un ricordo di una luce ormai dimenticata. Illuminazione venuta meno a seguito di un incidente stradale quantomeno incomprensibile.
Volato via il lampione a seguito dell’impatto dell’automobile, il paletto, incredibilmente non abbattuto ma inclinato, è stato rimosso il giorno seguente per la sua pericolosità.
Rimosso completamente. Non sistemato o sostituito. Non esiste più. Rimosso il pericolo. Della mancata illuminazione del tratto nemmeno a parlarne. Sembra non interessare a nessuno.
Eppure ci troviamo in un tratto di strada importante: siamo a 100 metri dalla trafficatissima uscita automobilistica Reggio Modena, a 100 metri dal Santuario di Modena, a 100 metri dal locale cimitero.
Ci troviamo all’altezza del numero civico 84 con un marciapiedi strettissimo utilizzato dalla comunità di Modena per recarsi a piedi in Chiesa. Un tratto di strada completamente al buio che non permette alle persone, in special modo a quelle avanti con l’età, ed ai bambini di camminare nella massima tranquillità senza ritrovarsi per terra o peggio ancora volare nella stretta carreggiata automobilistica.
La Polizia Municipale, intervenuta prontamente a seguito dell’incidente, di certo, ha segnalato la pericolosità del tratto stradale considerando che il giorno seguente è stato rimosso il pericolante palo del lampione (lampione rimosso dal cortile del Condominio la sera stessa) ma della sostituzione, ancora oggi, nemmeno a parlarne.
Eppure ci risulta che oltre agli organi competenti, ne sono venuti a conoscenza anche consiglieri comunali di destra e di sinistra che dovrebbero quantomeno muoversi considerando che sono “votati” proprio dai cittadini in loro rappresentanza per risolvere le problematiche della città.
Illuminazione cercasi. Qualcuno mormora: “Manca il dirigente di settore”. Ma per sostituire un palo di illuminazione, in un tratto di strada pericoloso, non vi sono altre soluzioni da poter percorrere?
Come diceva il buon Antonio Lubrano: “La domanda sorge spontanea”.
Ma vi è la volontà di illuminare nuovamente la zona?