I consiglieri del gruppo comunale Giovanni Latella, Deborah Novarro e Gianluca Califano stigmatizzano con forza il grave episodio avvenuto in serata tra le colonne di Opera
«Crea sconcerto l’atto vandalico, inqualificabile, che ha sconvolto una tranquilla serata estiva sul lungomare “Falcomatà”. Chi ha incendiato uno scooter al centro dell’Opera di Tresoldi deve provare profonda vergogna, nella certezza che presto pagherà il conto di questo suo inusitato gesto di fronte all’autorità giudiziaria». E’ quanto afferma il gruppo dei consiglieri di Italia Viva presente fra i banchi del consiglio comunale Giovanni Latella, Deborah Novarro e Gianluca Califano.
«Arrivare a tanto – spiegano i consiglieri in una nota stampa – è indice di uno scollamento totale dalla realtà e dall’assoluta indifferenza di fronte ai rischi che un’azione del genere avrebbe potuto comportare per le persone ancor prima che per le cose. Davvero, si stenta a credere che qualcuno abbia avuto la sfrontatezza di arrivare a compiere un gesto, tanto pericoloso quanto insensato, che offende un’intera città».
«Siamo certi che gli inquirenti faranno piena luce su quanto accaduto – hanno aggiunto – ma servono il contributo e la collaborazione dei cittadini onesti che, a Reggio Calabria, sono la stragrande maggioranza. Se qualcuno potesse offrire un supporto, anche minimo, alle indagini per l’individuazione dei responsabili, si faccia avanti senza timore alcuno. E’ in circostanze simili che deve prevalere il senso più autentico e nobile di una comunità che, di fronte a simili scempi, riesce ad unirsi e ad isolare le mele marce».
«In attesa di comprendere appieno i motivi di quest’azione folle – hanno concluso gli esponenti di Italia viva – la stagione estiva, appena iniziata, proseguirà nel miglior modo possibile ed il lungomare “Falcomatà”, come sempre, sarà il luogo più sicuro e apprezzato per la movida reggina. Chi si ostina a stare fuori dal perimetro della legalità, del rispetto umano e del bene pubblico è bene che stia anche alla larga da contesti in cui spensieratezza, libertà, gioia e bellezza dominano la scena. Reggio, infatti, non ha bisogno di chi pensa di poter continuare a vivere da troglodita, scevro da scrupoli e privo di qualsiasi forma di educazione e rispetto per gli altri e per i luoghi ed i beni comuni».