Il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera ha celebrato il 157° anniversario della sua costituzione

 

In data odierna, il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera ha celebrato il 157° anniversario della sua costituzione, avvenuta il 20 luglio 1865 con la firma da parte del Re Vittorio Emanuele II del Decreto 2438 istitutivo del Corpo delle Capitanerie di Porto, frutto della fusione dei preesistenti Corpi di Stato Maggiore dei Porti e dei Consoli di Marina.
Un viaggio iniziato il 20 luglio 1865 con la firma da parte di Vittorio Emanuele II di un Regio decreto che ha sancito l’istituzione del Corpo, per affidare ad un’unica amministrazione la disciplina delle attività della navigazione e dei porti. Si fusero dunque le capacità professionali dello Stato Maggiore dei porti e quelle dei consoli di marina: Corpo Militare il primo, con attribuzioni di carattere essenzialmente tecnico; civile il secondo, con competenze principalmente amministrative.
Anche alla luce dello straordinario contributo apportato dal personale delle Capitanerie durante la grande guerra, il Corpo venne dapprima militarizzato, poi riordinato nel 1919 come Corpo Militare, infine – nel 1923 – incluso tra i Corpi della Marina.
Per celebrare la ricorrenza, questa mattina, presso la sede della Direzione Marittima di Reggio Calabria, alla presenza delle autorità, militari, civili e religiose locali si è svolta la cerimonia della benedizione e deposizione di una corona d’alloro in onore ai caduti seguita dall’alza bandiera con la consegna delle benemerenze ai militari insigniti della medaglia mauriziana.
Durante la manifestazione, il Direttore marittimo nel ringraziare le Autorità intervenute, ha riportato al personale il messaggio del Comandante Generale, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, che nel sottolineare che la Guardia Costiera italiana è oggi una realtà che eccelle per efficienza e professionalità, ha voluto elogiare il proprio personale che continua quotidianamente a indirizzare il proprio impegno nella giusta rotta.
“Tra le nostre priorità c’è quella di continuare a garantirvi la migliore formazione, gli strumenti e le condizioni per svolgere al meglio il nostro prezioso lavoro al servizio degli altri, sempre. Il mondo cambia rapidamente, e noi dovremo farci trovare pronti. Solo così potremo affrontare le sfide del futuro.
Sono molto orgoglioso per quello che fate e per come lo fate!
Da parte mia, sono fiero di essere il vostro 40° comandante generale, e vi ringrazio dei sacrifici che fate quotidianamente.
Oggi e domani il nostro obiettivo sarà quello di continuare a crescere insieme, e con noi far crescere le Capitanerie di porto – guardia costiera, al servizio del paese marittimo, l’Italia”.

Brevi cenni storici

 “L’evoluzione della navigazione, sia dal punto di vista tecnico che economico, determinò un continuo ampliamento delle funzioni ed un maggiore impegno del Corpo delle capitanerie. Questo ampliamento portò alla necessità di costituire un organo direttivo per coordinare le varie attività ed i servizi affidati alle capitanerie di porto. Si arrivò alla costituzione, nel dicembre del 1910, dell’Ispettorato del Corpo delle capitanerie di porto (il cui primo Ispettore fu il Generale di Porto Carlo Francesco Mazzinghi), posto alle dirette dipendenze del Ministro
e del Sottosegretario alla Marina. L’Ispettorato aveva compiti di vigilanza, di coordinamento e di controllo su tutti i comandi e gli uffici dipendenti e gli venne affidata inoltre l’esecuzione del testo unico del Codice per la Marina Mercantile.
Nel 1994, con la legge di riforma portuale, l’Ispettorato Generale fu elevato a Comando generale del corpo delle capitanerie di porto, retto da un Comandante Generale, con evidenti ricadute positive in termini di miglioramento delle attività e di autorevolezza nello sviluppo dell’organizzazione generale e nello svolgimento di compiti e funzioni collegate in prevalenza con l’uso del mare per i fini civili.
Un Corpo che, dunque, dal 1923 è un corpo della Marina Militare e che, da allora, mantiene la propria dipendenza funzionale dai ministeri ai quali, ancora oggi, è affidata la cura degli usi civili del mare: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per i compiti in materia di navigazione e trasporto marittimo, vigilanza nei porti, demanio marittimo e sicurezza della navigazione, il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, per la difesa dell’ambiente marino, la vigilanza e gestione delle riserve marine e delle aree marine protette ed il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo in materia di pesca marittima.

Elenco insigniti Medaglia Mauriziana:

LA MEDAGLIA MAURIZIANA VIENE CONCESSA DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A UFFICIALI E SOTTUFFICIALI DELLE FORZE ARMATE E CORPI ARMATI DELLO STATO AL COMPIMENTO DI 50 ANNI DI SERVIZIO UTILE, LODEVOLMENTE PRESTATO.

  • Capitano di vascello Vittorio Aloi, capo del Compartimento marittimo di Crotone;
  • Capitano di fregata Andrea Zanghi’, capo ufficio Direzione marittima;
  • Capitano di fregata Giuseppe Barretta, capo servizio operazioni della Direzione marittima di Reggio Calabria;
  • 1° lgt Davide Barbieri, capo sezione controllo di gestione e infrastrutture della Direzione marittima di Reggio Calabria;
  • 1° lgt Giovanni Sorrenti, capo sezione gestione risorse umane della Capitaneria di porto di Reggio Calabria;
  • Lgt Raffaele Piria, capo sezione armamento e spedizioni della Capitaneria di porto di Reggio Calabria.

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