Detti e proverbi di Calabria… liberamente narrati da Angelo Latella
La traduzione in lingua italiana sarebbe “Monaco perché scappi? Ognuno conosce i fatti propri”, sottointendendo che la seconda parte è la risposta del monaco.
Il proverbio vuole evidenziare, che in certe situazioni, anche gli uomini di Chiesa, coloro che si affidano apertamente alla protezione di Dio, tendono a risolvere i problemi “scappando”.
Scappare significa allontanarsi, temporaneamente o definitivamente, da una situazione, da un pericolo, per prendere magari e in qualche modo, tempo.
Cosa incuriosisce in questo proverbio?
Il fatto che il monaco non intenda rendere partecipi della motivazione della fuga…
Quindi è qualcosa che non si può dire? È un peccato? E si sa che quando a peccare sono gli uomini di chiesa, è molto più grave.
Gli esperti attribuiscono la fuga del monaco, dalla casa di una “attraente” donna, forse disturbato dal rientro anticipato, e comunque inaspettato, del marito… infatti, ironicamente, il proverbio viene spesso volgarmente modificato, sostituendo la parola “fatti” con la più pertinente “ca…”.