Il bene e il male, ne vogliamo parlare?

La riflessione di Angelo Latella

La riflessione di oggi è profonda e credo si sposi con un giorno particolare come la domenica.

Il calabrese Corrado Alvaro scriveva che “La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”, immaginiamo dunque, con grande sforzo, se fosse possibile essere felici vivendo nella cattiveria.

Ci siamo chiesti perché la società è un continuo cambiamento generazionale? Perché gli uomini sentono la necessità di cambiare, di legiferare in continuazione, quando basterebbe seguire le indicazioni dei 10 comandamenti? Anzi dei primi due: Ama Dio e ama il prossimo tuo.

Chi ama Dio viene dallo stesso aiutato ad amare il prossimo, e non può stare dalla parte del male, perché chi ama non ammazza, non ruba, non odia. Il pericolo che stiamo correndo è quello di sottovalutare la grande differenza che c’è tra il bene e il male!

Bisogna spiegare a tutti, ma proprio a tutti, che male e bene sono due cose completamente diverse, lontane, differenziate, sostanzialmente distanziate, opposte … altrimenti si corre il rischio di nutrire simpatie per Putin, per Matteo Denaro, per ragazzini che organizzano risse e guidano ubriachi all’impazzata credendo di divertirsi, per tutti i delinquenti ed egoisti resi famosi da TV e social.

Finiamola di vivere come se fossimo tra l’incudine e il martello, di creare confusione tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, finiamola di tifare o giustificare la furbizia e la disonestà.

Riscopriamo l’amore, riscopriamo la fratellanza, e potremo sperare di incontrare questa benedetta e pura felicità.

Buona domenica.