Le riflessioni di Angelo Latella
La mia riflessione d’oggi è dedicata al “fu” Maurizio Costanzo, perché è stato l’argomento più gettonato della settimana (dopo la tragedia di Cutro) e che, in qualche modo, ha incuriosito anche me.
La sua morte, seppur da lucidissimo ottantaquattrenne, ha suscitato parecchie emozioni, e non sempre è così per i famosi della TV, spesso c’è molta parata anche negli “ultimi saluti”…
Maurizio Costanzo è stato un personaggio televisivo importante, giornalista e scrittore di spessore, persona creativa e intelligente, che deve comunque al suo amato lavoro e all’eccellente strumento televisivo, la sua gloria (sarà stata vana? O sufficiente a guadagnarsi il Paradiso?).
Hanno detto spesso nei TG e sui social, che era molto umano, mi viene da dire “meno male”, il problema rimane per tutti gli altri uomini che non sono umani…
Hanno detto anche che ha sposato una donna intelligente, Maria De Filippi, omettendo di dire che le altre due che ha sposato prima erano state “un test d’intelligenza andato a male”.
Hanno detto un sacco di cose belle e buone per Maurizio Costanzo, cose che non l’aiuteranno nella strada verso la Santità, per diventare Santi c’è bisogno che qualcuno ne parli anche male, perché c’è molta differenza tra loro (quelli che hanno avuto o hanno dato, grazie a lui) e tutto l’oro che non è tale, seppur luccicante.
Mio nonno apprendendo della sua dipartita ha commentato: “Muriu? Mi dispiaci assai, era unu chi sapiva u fattu soi…mi canusci na fimmina però, si nd’eppi a scorciari tri”.
Buona domenica a tutti, chissà se Gesù avesse avuto più successo oggi, con l’aiuto di TV e social, la risposta però mi viene spontanea, di Lui se ne parla ancora, a distanza di 2000 e passa anni, si parla ancora d’amore… Maurizio Costanzo ne è testimone, ha amato, è stato amato, indipendentemente da quanto sarà ricordato.