Dopo il folklore romano, il teatro lametino e la sceneggiatura cinematografica, è arrivato il momento di archiviare il tutto e di far salire in cattedra l’orgoglio e la passione amaranto.
Non è tempo di perdersi in chiacchiere, è tempo di “professori universitari”, gente con gli attributi, personaggi che non si tirano indietro, dirigenti di esperienza.
È giunto il momento di procedere, ed anche in fretta, con i fatti. Reggio è diversa dalle altre città: toccagli il calcio ed il popolo si ribella. Esce fuori l’orgoglio, esce fuori il forte senso di appartenenza, escono fuori le grandi capacità intellettuali e professionali che solo la gente di Reggio possiede.
Ormai sembra questione di ore e la Reggina, finalmente, potrebbe trovare la giusta guida. I sindaci della città metropolitana e del comune di Reggio, dopo un pochino di tempo, hanno fatto sentire la loro voce è sembrerebbe che siano riusciti a far mettere da parte lo scenografo Ilari.
Una prima mossa che consente di schiudere le porte verso una nuova proprietà: un gruppo dirigenziale in grado di poter affrontare il campionato di serie B. Un presidente esperto, un personaggio con i cosiddetti attributi. Un massimo dirigente, che grazie a gente preparata e che non si risparmia mai per Reggio e la Reggina, e che lavorando dietro le quinte ed in assoluto silenzio, sta per compiere un autentico miracolo come se fosse un Santo.
Entro lunedì si dovrebbe definire il tutto per poi affrontare nel migliore dei modi la data del 29 agosto. Una data che potrebbe significare la rinascita del calcio a Reggio Calabria, un giorno speciale per il popolo amaranto che potrebbe festeggiare, il lungo ed in largo, partendo da San Sperato per arrivare sino alla provincia reggina.
Reggio rimane in trepida attesa. Il popolo amaranto spera nel miracolo del proprio Santo protettore.