Le riflessioni di Angelo Latella
Ci siamo mai chiesti perché si copia? Le risposte potrebbero essere più di una e cominciamo ad esaminarle.
La più semplice sarebbe perché “è la cosa più facile da fare, quando non si ha voglia di mettere in moto il proprio cervello”.
E comunque si copia ciò che si può copiare: un compito di matematica, un compito d’italiano o di altre materie, a cui aggiungiamo qualcosa per dimostrare che non abbiamo copiato, l’acquisto di un capo d’abbigliamento o di un’altra cosa che c’è piaciuta (ti sei comprato lo stesso maglione mio…mi copiasti ?), un progetto artistico o architettonico a cui cambiamo nome o posizione delle finestre per dare l’illusione di non aver copiato, un programma televisivo, un brano musicale, un modo di vestire, di parlare, di vivere (eh sì, certe volte si copia anche questo).
Conclusione: copiare non è peccato, forse nemmeno reato. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date, copiate e fate copiare. E quando è possibile ricordiamoci che siamo unici nell’anima, nel pensiero, e che dobbiamo usarlo il cervello, siamo stati creati per creare, cose uniche : la vita è più bella se ci copiano, se ci copiano anche il modo d’amare.