Sul punto ha relazionato il consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, parlando di un bilancio che «traduce sulle singole comunità i numeri di una gestione oculata e molto positiva». «Certificato l’ottimo stato di salute delle casse dell’Ente – ha spiegato – non dobbiamo però illuderci che le risorse possano essere infinite. Soprattutto, dovremo tenere in considerazione eventuali ripercussioni che arriveranno qualora dovesse passare la scellerata riforma sull’Autonomia differenziata che avrà un impatto sulle finanze della Città Metropolitana. Allo stato di fatto, siamo di fronte alla grande capacità di intercettare finanziamenti su edilizia scolastica e sportiva, sulla messa in sicurezza del territorio e sull’ambiente che ci consentono di sostituirci alle minori entrate da parte di altri Enti». In chiave futura, si continuerà ad investire «su sociale, formazione professionale, sulla piena valorizzazione turistica e culturale del territorio». «E’ un bilancio che potremmo definire tecnico – ha continuato Ranuccio – che subirà, sicuramente, delle variazioni ripetute così da allinearlo alle mutate esigenze normative e per dare riscontro ad interventi che si riterrà fare in corso d’opera”. Risorse importanti sono state stanziate per «implementare la macchina amministrativa di Palazzo Alvaro, sulla scia di quanto già fatto dal Comune di Reggio Calabria, con la previsione di aprire una stagione importante di assunzioni». Quindi, il consigliere si è detto soddisfatto «la capacità dell’Ente di gestire tutte le risorse provenienti dal Pnrr». «Si deve continuare a spendere ed a farlo bene”, ha proseguito riflettendo: «Certamente è un bilancio che potrebbe avere sostanziali cambiamenti, sia finanziari sia funzionali, qualora la Regione si decidesse di trasferire le funzioni che, per legge, spettano alla Città Metropolitana». Nell’analisi di Ranuccio, infine, si inserisce un altro dato fattuale: «La manovra non può tener conto dell’accordo sui fondi di Sviluppo e coesione, recentemente siglato a Gioia Tauro, che però tiene in bassissima considerazione l’area metropolitana nel suo complesso. Siamo davvero curiosi di capire se e quali interventi sono previsti per il comprensorio». Al dibattito hanno preso parte anche i consiglieri Salvatore Fuda, Michele Conia e Filippo Quartuccio.
In chiusura, l’aula “Leonida Repaci” ha approvato la mozione presentata da Marino e Mantegna sulla tutela del percorso di riconoscimento del marchio Igp al Bergamotto di Reggio Calabria, sulla quale la minoranza ha scelto di astenersi.
«La Città Metropolitana – hanno rilevato – titolare della funzione in materia di agricoltura, non è stata coinvolta in quest’ultima fase. E’ necessario ed urgente, dunque, tutelare i diritti dei lavoratori, degli agricoltori e più in generale dell’intera filiera presente sul territorio metropolitano di Reggio Calabria». Per questo, Mantegna e Marino, attraverso la mozione presentata ed approvata dal Consiglio, hanno chiesto che «il sindaco Giuseppe Falcomatà si faccia promotore di un urgente incontro con il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al fine che sia resa trasparente la situazione in merito all’istruttoria conclusa per l’Igp “Bergamotto di Reggio Calabria” e sull’avanzamento del procedimento di riconoscimento della Dop».
Alle perplessità della minoranza, infine, ha replicato il consigliere Carmelo Versace, annunciando il suo voto favorevole alla mozione e ricordando «lo straordinario lavoro fatto dal già consigliere metropolitano, oggi consigliere comunale reggino, Giuseppe Giordano, dall’Università “Mediterranea”, dalle associazioni di categoria e dalle imprese che, sull’argomento Dop e Igp, non si sono mai risparmiate né accontentate, lavorando responsabilmente da istituzione perchè siano riconosciute le prerogative uniche e peculiari di un frutto come il bergamotto di Reggio Calabria, conosciuto come l’oro verde di Calabria».