«Prosegue il percorso di attenzione sul tema del lavoro, per il quale il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme a tutta l’Amministrazione comunale, nel corso di questi anni, si è battuto». Così il presidente della Commissione consiliare permanente Istruzione, formazione e lavoro Marcantonino Malara nell’introdurre la seduta relativa alla situazione dei tirocinanti del Comune reggino. Nel corso della riunione sono stati auditi alcuni dei tirocinanti, e la segretaria comunale Antonia Criaco.
«Dopo aver risolto le questioni legate alle sacche di precariato degli lsu lpu ex lege 15 e 31, come si deve a un’amministrazione di sinistra, rimane il bacino dei 15 tirocinanti del Comune. Un problema – ha spiegato il presidente – che non riguarda solo il nostro Comune, ma tutta la Regione con un bacino di circa 4200 tirocinanti. Negli anni si è andato avanti con a una serie di proroghe che scadranno tra ottobre e dicembre. Alcuni interventi normativi sono stati adottati: in particolare uno, ha riguardato il decreto Milleproroghe attraverso il quale si potrebbe procedere con un primo contratto e quindi continuare a lavorare a 18 ore per 18 mesi. Su un fabbisogno stimato di 65 milioni di euro l’intervento ne finanzierebbe solo 5 quindi è evidente che non basterebbero per soddisfare le esigenze degli enti calabresi».
Per Malara, in questo caso «si tratterebbe solo di un primo passo. Stigmatizziamo dunque un maggiore impegno da parte della Regione e del Governo per un’azione politica più forte e incisiva. Negli ultimi giorni sono stati convocati dei tavoli, a cui hanno partecipato i sindacati e il governatore Occhiuto. L’aggiornamento è previsto tra qualche giorno, dopo un ulteriore incontro con il ministro Zangrillo, Governo e Regione dovranno capire quali misure adottare a favore dei lavoratori».
«Come Amministrazione – ha concluso il presidente – stiamo seguendo la vicenda, l’attenzione è massima: la nostra volontà è quella di stare accanto in questo percorso a queste quindici risorse per garantire, nel perimetro che la legge ci consente, il proseguimento del loro lavoro e la valorizzazione del percorso di formazione che hanno svolto».