Operazione della Guardia Costiera a tutela della filiera della pesca

Sequestrati 2190 kg di prodotto ittico irregolare sanzioni per un totale di 57.000 euro. Con l’approssimarsi delle festività natalizie, periodo in cui la domanda di prodotti ittici cresce considerevolmente, la Guardia Costiera, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha avviato una mirata campagna di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore che, nel tempo, si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali, non convenzionali, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.
Lo scopo è garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani ed il rispetto delle
disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino
evitandone il depauperamento e contestualmente anche quello di garantire la leale concorrenzialità
sul mercato tra gli operatori prevenendo il diffondersi di pratiche illegali.
LE FASI
L’operazione complessa “e-FISHING”, attiva su tutto il territorio nazionale e in corso fino a gennaio
2025, si è articolata in una preliminare fase di “analisi”, durante la quale sono stati individuati i target
di possibile interesse mediante un attento monitoraggio del territorio – anche attraverso le
piattaforme social e dell’e-commerce, a cui ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, che ha
permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale attraverso l’esecuzione delle
verifiche preventivamente pianificate.
L’OBIETTIVO
Il focus dell’operazione è incentrato a tutelare il prodotto ittico made in Italy, scoraggiando pratiche
illecite – anche informatizzate – finalizzate a carpire la buona fede del cittadino, danneggiare la
risorsa ittica e a minare la concorrenza leale sul mercato tra gli operatori del settore. L’operazione
condotta dalla Guardia Costiera si è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e di contrasto, a
livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore, che coinvolgano in
particolare le importazioni e la commercializzazione di prodotti ittici provenienti da paesi terzi, la
cattura e commercializzazione di specie con consentite e la compravendita di pescato in assenza
delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità. Pratiche illecite che, nel tempo – e in lineacon il nome stesso che si è voluto attribuire all’operazione – si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali non convenzionali utilizzati per l’attività di rivendita e la promozione di servizi di
ristorazione, come l’e-market e le piattaforme social, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.
Si tratta di comportamenti disonesti che compromettono non solo la qualità del prodotto destinato alla vendita, ma pregiudicano anche la concorrenza leale e la capacità del cittadino di scegliereconsapevolmente.
Tale attività di monitoraggio e verifica, pertanto, oltre a prevenire e individuare eventuali atti illeciti
mira a garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani
prodotti sicuri, certificati e garantiti.