Reggio Calabria. La struttura denominata “Il Girasole” si presenta da decenni come un luogo che versa in uno stato di degrado sotto gli occhi di tutti.
Costruita e abbandonata quasi da subito dopo la sua inaugurazione, questa imponente opera, che avrebbe dovuto essere un’area dedicata al mercato, è stata invece lasciata cadere nelle mani di chi di essa la sfrutta per altri scopi.
Eppure è lì al centro dell’attenzione, in uno dei luoghi di passaggio più frequentato della città di Reggio Calabria come il Viale Messina, una lunga arteria stradale su cui si affaccia questa maestosa costruzione che nel corso del tempo è diventata inguardabile nella sua presentazione per gli attacchi portati da vandali che giornalmente la deturpano in tutte le sue parti.
Vetri spaccati, finestre divelte divenute punto di accesso, scritte interminabili sulle proprie pareti hanno reso di pessima immagine uno degli edifici in cui si sarebbero dovuti svolgere attività finalizzate all’uso della comunità.
Un centro commerciale, ecco cos’era previsto diventasse, ma così, come da evidenza innegabile, non è accaduto e nei suoi locali, anziché allestire gradevoli punti vendita, è invece possibile riscontrare uno scempio che con il passare degli anni, a parte qualche rara bonifica effettuata, diventa sempre più crescente aggravando una situazione duratura nell’indifferenza generale tra progetti di riqualificazione rimasti nel cassetto e promesse sulla sua rinascita rimaste tali.
Una storia vecchia, come l’insegna ormai illeggibile e sbiadita dal tempo, che si trascina dietro una coda di delusioni diffusa tra i cittadini soprattutto di quelli che risiedono nella zona in cui sorge l’edifico.
All’interno della struttura, da qui il malumore e la preoccupazione dei tanti residenti, oltre al degrado esistente perennemente si assiste anche ad un via vai di individui che popolano l’area, muovendosi a pochi metri dalle abitazioni dei residenti, per svolgere i loro loschi traffici come dimostrano pezzi di auto buttate in terra nel centro e altro ancora. Ma nello spazio gravitano anche molti senzatetto, anime vaganti che trovano rifugio sotto il tetto di questa abbandonata costruzione divenuto per essi un luogo ricercato in cui trovare alloggio nei vari box presenti.
Anche altre parti facenti parte dello stabile, come i garage posti al piano inferiore, appaiono violati e colmi di ogni genere di materiale.
Un incredibile condizione di disagio che si avverte anche in tutta l’area circostante che appare immersa nel degrado con rifiuti, indumenti, mobili e tanto altro ancora buttato in strada con gli studenti della scuole vicine costretti giornalmente a guardare l’indecoroso e per nulla costruttivo scenario di degrado presente a pochi metri dalle loro aule.
Guglielmo Rizzica