«Siamo di fronte ad un documento unico, il primo che fissa una visione precisa sul nostro futuro. Con il Piano strategico, la Città Metropolitana verrà intesa “Comunità Metropolitana” e non come un agglomerato di 97 Comuni; un tessuto unico e compatto attraverso il quale le istituzioni si rendono protagoniste e responsabili delle scelte». Così, il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, nel corso dell’incontro che, questa mattina a Palazzo Alvaro, ha visto associazioni di categoria, sindacati e cittadini ragionare di Governance insieme al Gruppo “Metropoli strategiche”.
Giuseppe Falcomatà, durante il suo intervento, ha dunque ringraziato il responsabile del Gruppo “Metropoli strategiche”, Fabio Scionti, Pietro Foti, dirigente del Settore Pianificazione dell’Ente, gli architetti Maria Grazia Buffon e Maria Giuffrida, oltre al partenariato, perché, ormai da tempo, «hanno avviato un “percorso dal basso” per costruire il miglior Piano strategico possibile».
«Fare una programmazione strategica condivisa, concertata e che si avvale dei suggerimenti e del punto di vista di tutte le istituzioni e delle associazioni del territorio – ha detto il sindaco – significa, per ognuno di noi, essere attori protagonisti di ciò che andremo a costruire, della bontà e della concretizzazione di un Piano che ha un valore storico. Quindi, l’idea che la Città Metropolitana non sia una semplice somma di 97 Comuni rappresenta il cuore pulsante di una discussione che avrà il compito di ridurre il gap fra la periferia e gli uffici centrali dell’Ente. La realizzazione delle società metropolitane procede proprio in questo senso e sarà un supporto fondamentale per i Comuni più piccoli nella gestione dei servizi. Nessuno potrà rimanere indietro. Si camminerà uno al fianco dell’altro, consapevoli che un aiuto decisivo arriverà per quelle realtà che hanno difficoltà nella pianificazione, nella programmazione, nella progettazione o nell’erogazione dei servizi».
«Il Piano strategico metropolitano – ha continuato Giuseppe Falcomatà – porterà ad un esercizio orizzontale delle attività amministrative, annullando la percezione di scollamento col centro decisionale».
Rivolgendosi, poi, alle associazioni di categoria, ai sindacati ed ai cittadini, il sindaco metropolitano ha proseguito affermando che, «questo primo documento, si arricchirà del contributo di ognuno di voi».
«L’obiettivo – ha concluso l’inquilino di Palazzo Alvaro – è trasformare questi spunti in un Piano di programmazione che verrà formalizzato ed approvato in Conferenza ed in Consiglio metropolitano. Anche per questo mi sento di ringraziare ognuno di voi per l’apporto sostanziale che darete e che state già dando».