LA NATURA CONTRO LE MALATTIE DEL NOSTRO TEMPO

Siamo tutti d’accordo che i tumori e le malattie cardiovascolari sono i problemi più seri e preoccupanti della nostra epoca, per cui è auspicabile e vantaggioso attuare una giornaliera prevenzione primaria onde combattere questi malanni terribili.

A tal uopo, questo scritto si pone lo scopo di chiarire e semplificare quelli che sono i presìdi per attuare un’efficace forma di lotta contro il tumore, killer di questo secolo.
Avendo la ricerca scientifica appurato che almeno il 40% dei tumori è cibo-dipendente, iniziamo ad analizzare, sia quali sono gli alimenti benefici alla bisogna, sia quale dieta si deve intraprendere per raggiungere tale
scopo.
Team di studiosi oncologi hanno evidenziato come alcuni alimenti possono
intervenire sulla neoformazione di cellule aberranti, bloccandone la crescita.
Prima di procedere alla disamina di tali cibi precisiamo che il tutto è frutto  di accurate ricerche scientifiche di Ospedali, cliniche, Università di tutto il mondo, specie degli Stati Uniti.
LE CRUCIFERE Appartengono a questa famiglia i broccoli, la verza, il cavolfiore, la rapa, i cavolini di bruxelles. Il dipartimento di agricoltura americano ha evidenziato
che sono particolarmente due i componenti di tali ortaggi l’indolo-3-carbinolo ed il sulforafano che prevengono rispettivamente il tumore al seno e quello al colon. Mangiare le crucifere 4-5 volte a
settimana, dimezza il rischio di tumore uroteliale della vescica. Però è meglio evitare cotture prolungate, preferendo quelle a vapore.

AGLIO Uno studio effettuato dall’Università della North Carolina, ha riportato che persone abituali consumatrici di aglio, hanno una percentuale nettamente
inferiore di tumore allo stomaco.

ROSMARINO Un estratto di rosmarino, chiamato carnosol, inibisce i tumori della mammella e della pelle.

CURCUMA
Abbassa l’infiammazione correlata all’enzima ciclo-ossigenasi 2 (cox-2) che
aumenta nei tumori.

LATTE SOIA-SOIA-LEGUMI Contengono gli isoflavoni, composti fenolici, tra cui genisteina e daidzeina. La loro attività preventiva si esplica, soprattutto, a livello dei tumori della prostata e della vescica.

SPINACI-BIETOLE-TE’ VERDE Fanno parte della famiglia dei flavoni; sono le verdura più efficaci per ridurre il rischio di tumore al seno ed alla vescica. Lo rivelano i risultati dello studio EPIC ( European Prospective Investigation Cancer), cui ha partecipato
anche l’Italia.

CAPPERI-CIPOLLE-FRUTTI DI BOSCO
Contengono quercetina, un potente antiossidante ( addirittura è stato auspicato il suo uso contro il coronavirus). I capperi sono i più ricchi di quercetina. Studi su colture cellulari mostrano un’azione pro-apoptosi (suicidio della cellula maligna) con l’agente apoptotico abt 737. Di più, poi, provocano un rallentamento della crescita dei tumori del sangue, del colon e della vescica.

LA DIETA NEI TUMORI Partendo dalla constatazione di laboratorio che le cellule tumorali per crescere hanno vitale bisogno di zucchero ( difatti consumano 20 volte più glucosio delle cellule sane ) è chiaramente consigliata l’eliminazione di esso allo stato semplice e di tutti i cibi che lo contengono ( cereali raffinati, merendine, dolciumi, gelati).

Di seguito è bene diminuire il consumo di carne fresca ad una volta la settimana ed eliminare completamente i prodotti di carne lavorata (salumi). La prima contiene fattori di crescita pericolosi, la seconda
contiene conservanti parimenti pericolosi (nitrito di sodio).
Diminuire il latte e derivati perché contengono ormoni e fattori di crescita
delle cellule, crescita non auspicabile nella fattispecie.
Come pasta è preferibile consumare la pasta di riso integrale, che si può trovare presso i negozi di alimenti biologici, la quale non contiene glutine che viene accusato di deprimere il sistema immunitario. Considerare che il
grano manipolato di oggi, contiene ben venti volte più glutine del grano di
una volta. Ideale è anche la pasta di quinoa e di grano saraceno.
Nel comparto proteine si può spaziare su 2 uova la settimana, su petto di pollo biologico e ruspante, sul pesce di piccola taratura.
La frutta, che contiene glucosio e fruttosio va centellinata, nel senso di un
frutto al giorno ed esclusivamente a metà mattino.
Da tutto ciò si evince che una dieta tipo, valida anche durante la malattia, dovrebbe essere:
COLAZIONE= tè verde o caffè, fette biscottate integrali,
6 mandorle o noci
PRANZO= legumi in zuppa o con pasta + verdure ed
ortaggi vari in padella ad libitum
CENA= Uovo sodo, oppure petto di pollo, oppure pesce + verdure ed ortaggi vari in padella ad libitum.
Prima di terminare si deve raccomandare di non trascurare mai le cure del medico curante, perché i cibi nutraceutici (quelli cioè che danno beneficio a problemi di salute) sono soltanto adiuvanti dei farmaci.

Prof. Antonio Pitea
(Perito ed esperto in erboristeria e rimedi naturali docente Università terza età).