Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella
Traduzione “giorno di mai e mese di poi”.
Espressione che rimarca la pigrizia, che allontana momentaneamente, o definitivamente, quel qualcosa che non abbiamo voglia di fare.
È la risposta “ironica” all’ennesimo invito del fare una determinata, e a volte importante “cosa”, anche se non piacevole.
Sta a significare, in poche parole, che è inutile aspettarsi un cambiamento di idea, il giorno di mai e il mese di poi, non esistono, e quindi mai farò quella cosa, più chiaro di così.
Proverbio simile? Cu dissi “a poi”, non fici mai.