Dopo le poesie pubblicate di recente che portano la sua firma, l’Architetto Natale Cutrupi continua lo spazio a lui dedicato regalando ai lettori un altro dei suoi scritti. Questa volta il ricercatore storico reggino ci propone un articolo dedicato al Santo che protegge (la Patrona principale è la Madonna della Consolazione) la città di Reggio Calabria: San Giorgio, il vittorioso festeggiato il 23 aprile.
Raffigurato in sella ad un cavallo bianco, San Giorgio è conosciuto, anche, come il Cavaliere che affrontò ed uccise il Drago che terrorizzava la città di Silena, in Libia, per salvare la figlia del re che era stata offerta come sacrificio per placare le ire del drago e liberare da questa paura gli abitanti del posto che a seguito di ciò si convertirono abbracciando la fede in Cristo.
Senza rubare spazio al Cutrupi lasciamo che sia il documento da lui scritto a parlare di storia e, in questo caso, anche di leggende che narrano del passato.
Guglielmo Rizzica
San Giorgio: Patrono della nostra Città
Nativo della Cappadocia, fu ufficiale dell’esercito romano sotto l’imperatore Diocleziano. Quando nel ‘303 iniziò la persecuzione, Giorgio donò tutti i suoi averi ai poveri e si dichiarò di fede cristiana.
Fu torturato atrocemente e martirizzato nel ‘307 a Lidda, attuale Lod in Israele.
Le sue reliquie si trovano nella Chiesa a Lui dedicata al Cairo, Egitto.
Il suo culto si sviluppò agli inizi del V secolo essendo stato il suo nome inserito nel Martirologio Geronimiano.
Viene, di solito, raffigurato come il cavaliere che affrontò ed uccise il Drago per salvare la figlia del Re della Libia destinata ad essere sacrificata per calmare l’ira del medesimo drago.
Nel XIV secolo il suo nome fu inserito fra i quattordici Santi Protettori che avevano potere di intercessione di particolare efficacia.
Le sue gesta fecero si che divenne Santo protettore di Venezia e Genova, della Catalogna, del Portogallo e dell’intera Inghilterra la cui casa Reale porta il nome di Corte San Giorgio.
Invocato contro la peste e protettore di alabardieri, fabbricanti d’armi, militari, contadini, giovani esploratori e scouts.
Fu elevato a patrono di Reggio Calabria il 20 maggio del 1086 dal normanno Conte Ruggero, figlio di Roberto il Guiscardo, dopo che sconfisse ed uccise il turco Ben Avert nel porto di Siracusa là rifugiatosi immediatamente dopo aver messo a ferro e fuoco la nostra città.
Si narra che durante la battaglia il Santo sia comparso sopra un cavallo bianco ed abbia aiutato il normanno a sconfiggere il saraceno. La sua immagine fu inserita nello stemma reggino.
La patrona principale della nostra Città è la Madonna della Consolazione con decreto del 26 agosto 1752.
La sua casa: il Tempio della Vittoria
A San Giorgio è dedicata una delle più belle Chiese di Reggio. Fu realizzata in un terreno ad angolo tra Corso Garibaldi e via Giudecca su un progetto redatto nel 1927 dall’Architetto Camillo Autore.
Il Tempio fu inaugurato il 26 maggio del 1935 alla presenza di Umberto di Savoia. L’edificio, la migliore opera della Città ispirata all’architettura sacra, consta di una navata fiancheggiata da tre cappelle laterali a ricordo dei caduti in guerra e appartenenti ai rispettivi circondari della provincia reggina.
L’ardita cupola di sagoma prettamente romana, si eleva per trenta metri ed è impostata su quattro archi. Il prospetto riproduce un arco trionfale e sui due pilastri laterali sono raffigurati episodi di guerra. Sull’ingresso laterale della via Giudecca è riprodotta l’immagine della Vergine di Lepanto, in ricordo del trionfo della battaglia navale in ricordo forze cristiane contro quelle saracene.
All’interno della Città, nel tempo, oltre al Tempio della Vittoria al nostro Santo furono dedicate altre chiese: San Giorgio di Sartiano nella Giudecca, San Giorgio in Lagonia, San Giorgio extra moenia.
Natale Cutrupi