Le riflessioni domenicali di Angelo Latella
Oggi è Natale! È giorno di festa, una nascita non può che portare gioia, felicità, se poi il nascituro è povero e infreddolito genera anche compassione, tenerezza, amore.
Si fa festa per un compleanno importante, il compleanno di Dio che si fa uomo, povero, povero e felice da circa 2022 anni.
Un Dio immortale, che ci vuole immortali e che si è fatto piccolissimo, un bambino, Gesù l’umano, che crescerà, e che continua a gridare “presente”, tutti i giorni, non solo a Natale.
In molti però dubbitano, ma quale Gesù e Maria, che vita è questa! E Lui è venuto per dirci che la vita non è solo questa, non è solo terrena. La terra ci mette alla prova, la debolezza o la fragilità della carne, la libera e indomabile cattiveria umana, mettono dubbi, e questo Dio, così permessivo da sembrare assente, non piace a molti (e non si chiamano tutti Putin).
Ma ci siamo mai chiesti “che cosa ci facciamo qui, perché siamo qui? “Il Natale ci ricorda che siamo qui perché qualcuno ha un progetto su di noi… un progetto simile a quello di Maria, con Giuseppe, con il Battista. Siamo qui perché siamo stati prescelti, tutti, ma proprio tutti, ricchi, poveri, sani, malati, intelligenti, stolti, siamo stati selezionati per ricevere un dono: la vita a 360 gradi, compreso cielo, terra vecchia e nuova.
Allora, vogliamo aiutare Gesù a fare la volontà del Padre nostro? Come? Con l’amore, amando. Innamoriamoci del bambinello Gesù, e di tutte le cose buone e belle della vita.
Se riuscissimo a rispettare veramente i nostri fratelli, piano piano potremmo anche arrivare ad innamorarcene , e sarà come se ci fossimo innamorati di Dio.
Buon Natale, con tutto l’amore che ho… (va cantato).