Lo zaino leggero fa bene alla schiena e non solo

Le riflessioni di Angelo Latella 

Di solito è mia moglie che accompagna la “prole” a scuola, ma l’altro giorno è toccato a me, e prendendo in mano lo zaino di mia figlia, undici anni, prima media, ho esclamato nell’immediato : “mizzica…ma quantu pisa?” Ed è partita subito l’indagine sul perché.

Dopo lunghe riflessioni, ecco le varie conclusioni:

a) ai miei tempi le materie come musica, religione ed educazione fisica, erano considerate “leggere” , materie che ti aiutavano a respirare, dopo ore di matematica, italiano, storia, scienze… oggi sono diventate più importanti, sono diventate integranti delle altre materie (religione e musica ma anche educazione fisica, comportano lo svolgimento di compiti su quaderno, ricerche, disegni, che normalmente potrebbero rientrare “altrove”, secondo me si comunica poco tra insegnanti… potrebbe essere quella di lettere ad assegnare una ricerca sull’ateismo) ;

b) ai ragazzi è necessario insegnare principalmente come ci s’innamora dello studio (in generale) e poi, di Gesù, di Beethoven e di Sinner. Se si insegnano materie che riguardano l’anima e il fisico, i libri servono a poco, è la relazione la via maestra, è il confronto e il dialogo che rendono belle e ” falsamente leggere” queste “materie”, altrimenti rischiamo effetti contrari, si odieranno gli insegnanti e le loro materie; c) lo zaino leggero fa bene alla schiena e non solo, perché vivere di soli compiti da svolgere per interi pomeriggi, ti distoglie dalle altre tantissime cose del mondo, ti ruba il tempo, ti limita le meraviglie.

Buona domenica, si parla tanto di Natuzza Evolo … Grande innamorata di Gesù, eppure analfabeta.