“È stato davvero un grandissimo onore per la nostra Città metropolitana poter ospitare oggi un nuovo appuntamento delle celebrazioni per il centenario della traslazione del Milite Ignoto. Un momento di grande partecipazione e coinvolgimento emotivo vissuto insieme a tanta gente. Un vero e proprio inno alla vita che si aggiunge al doveroso ricordo che in questa giornata così importante nella nostra città, si rende alla memoria del Milite Ignoto. Ed è stato molto importante e anche molto bello unirsi tutti insieme, cittadini, istituzioni civili e militari e forze dell’ordine sotto un unico vessillo che è quello rappresentato da questo fondamentale simbolo di unità e memoria collettiva e naturalmente anche dal nostro Tricolore”. È il commento del vicesindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Armando Neri presente, insieme al Vicesindaco del Comune, Tonino Perna, in occasione dell’esibizione della Banda Militare della Brigata Meccanizzata “Aosta” di Messina che si è tenuta in piazza Italia. L’evento, voluto dallo Stato Maggiore dell’Esercito e coordinato dal Comando Militare Esercito “Calabria”, è stato organizzato in sinergia con l’Amministrazione Comunale e con la Città Metropolitana di Reggio Calabria che hanno aderito all’iniziativa per rendere omaggio a quanti hanno dato la vita durante i conflitti armati del Novecento.
Per l’occasione, piazza Italia è stata allietata dalle sapienti e coinvolgenti note della Banda Militare della Brigata Meccanizzata “Aosta” di Messina che ha suonato le musiche della tradizione popolare del nostro Paese riconducibili prevalentemente al periodo della Prima guerra mondiale ma anche alla tradizione cinematografica e musicale italiana.
“La mia generazione e quelle successive sono molto fortunate per non aver mai dovuto conoscere, per la prima volta, gli orrori della guerra, in un’Europa la cui storia è attraversata e segnata da secoli di conflitti tra i popoli”, ha poi rimarcato il vicesindaco Perna. “Ricordare il Milite Ignoto, dunque, significa, sottolineare un momento tragico per l’umanità ma anche evidenziare un monito, ovvero che le guerre costituiscono ancora oggi un dramma che affligge il nostro tempo. Come dimostrato anche nel corso dei lavori del “Last Twenty” partito proprio da Reggio Calabria, esistono studi molto chiari sul rapporto tra impoverimento, fame e guerra. Non a caso la gran parte dei paesi poveri sono realtà in guerra. Un tema, quello del superamento dei conflitti e della ricerca della pace, troppo presto messo da parte nel nuovo secolo”.