Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella
La traduzione è “La povertà e la gravidanza non si possono nascondere”. Partiamo dalla “mprenatura”…
Anticamente la donna incinta veniva apostrofata col termine comunemente usato per il bestiame (la capra, la vacca… esti prena) ma per pura e scarsa dialettica popolare, non certo per offendere o denigrare.
Detto ciò, entriamo nel senso profondo del proverbio.
La prima parte si riferisce all’essere materialmente povero, e la seconda all’essere realmente in attesa. Se hai qualcosa di visibile e di valore, esempio una casa, un’auto, un diamante puoi anche pensare di mascherare la tua ricchezza o di fingere uno stato di povertà, ma se sei realmente povero, se non hai proprio nulla, cosa puoi nascondere?
Il tuo non avere proprio niente, sarà visibile. Al contrario, o verosimilmente, la donna incinta: “volendo” nascondere il suo stato, nulla può, se non per un breve periodo (in questo caso il proverbio punta l’occhio nel voler evidenziare una situazione di “mmucciamento” per vergogna, una “gravidanza da nascondere” perché maturata magari fuori o lontano dal contesto matrimoniale).