Nell’ultima seduta della giunta comunale è stato modificato il Piano del fabbisogno del personale 2021/2023 con l’implementazione di 2 dirigenti ex art. 110 comma 1 del Tuel (un amministrativo contabile ed un tecnico), di 3 dirigenti ex art. 110 comma 2 del Tuel (area tecnica ed amministrativa contabile) e di 10 figure direttive categoria D, eterofinanziate, senza gravare sul bilancio comunale, a tempo pieno e determinato, in esecuzione di quanto disposto dall’Agenzia di coesione e destinate a supportare ed assistere gli organismi intermedi e tutte le fasi del ciclo di investimento realizzato con i fondi della Coesione europea e nazionale.
Per il consigliere delegato al Personale, Francesco Gangemi, si tratta di «un atto molto importante perché destinato a rafforzare un organico fortemente ridotto ed a migliorare, complessivamente, l’organizzazione dei servizi e delle prestazioni fornite dall’Ente».
«In attesa che si sblocchino i concorsi programmati dall’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà – ha proseguito il delegato – si rafforza l’apparato amministrativo comunale di fronte alle sfide importantissime di fronte alle quali c’ha posto l’Europa per sopperire alle criticità amplificate dalla pandemia. Proprio in questa direzione, vanno ad inserirsi le nuove figure che dovranno gestire il corretto funzionamento delle procedure relative ai Pon-React, Poc e degli altri fondi Sie e del Pnrr».
«Sono svariati, infatti, i campi d’interesse sui quali l’Europa ci interroga», ha aggiunto Gangemi concludendo: «Dalle tematiche ambientali inerenti rifiuti, desertificazione ed energie rinnovabili alla digitalizzazione dei processi e dei servizi, dalla ripresa verde e resiliete alla trasformazione della Città attraverso la realizzazione di opere a tutela della fascia costiera, di efficientamento energetico e mobilità sostenibile, di rigenerazione e riqualificazione del territorio fino alla valorizzazione della risorsa idrica. Temi rispetto ai quali dobbiamo fornire risposte precise senza il rischio d’arrivare in ritardo. Per farlo serve necessariamente una macchina burocratica oleata ed all’altezza delle sfide che l’attualità di impone».