Angela Marcianò in visita al rione Sant’Antonio: “Valorizzare il patrimonio artistico-culturale della città”

 

Dal post della pagina Facebook della candidata a sindaco di Reggio Calabria Angela Marcianò la nota di seguito riportata.
“Il patrimonio artistico-culturale di Reggio Calabria è tanto vasto quanto mal gestito.
Oggi siamo stati nel quartiere di SANT’ANTONIO per approfondire la questione del Parco Mura Ellenistiche, sito archeologico localizzato sulla Collina degli Angeli, fulcro catalizzatore di attività artistiche, sociologiche, inclusive, con rapporto diretto con la Parrocchia di Sant’Antonio e dell’Oratorio. Il Parco non è mai stato aperto al pubblico ed al suo interno include un percorso benessere,un anfiteatro da circa 200 posti, e la zona archeologica delimitata appunto da Mura Ellenistiche. L’apertura (VERA, non con finte inaugurazioni) e quindi la fruizione del sito archeologico, la riqualificazione dei “cento scalini dei santi” in via salita Cappuccinelli e del parco Trabocchetto – con tanto di percorso jogging e attrezzi per esercizi fisici – sono opere che possono e DEVONO ESSERE PORTATE A TERMINE.
Attraverso progettazione di marketing culturale e territoriale, grazie anche alla localizzazione in pieno centro ed in mezzo ad insediamenti abitativi, è qui possibile creare un polmone socio-culturale, facilmente fruibile dalla popolazione.
In questo contesto, abbiamo ascoltato e accolto le idee di due noti professionisti reggini, due nostri concittadini, il sociologo Fulvio D’Ascola ed il prof. Alessandro Calcaramo, promotori di vera cittadinanza attiva, presentandoci un progetto per la valorizzazione di un luogo magico, dal potenziale immenso, mai utilizzato al meglio. All’incontro presso la Collina degli Angeli era presente anche Don Graziano Bonfitto, parroco del vicinissimo Santuario di Sant’Antonio, e rappresentanti di associazioni giovanili.
Come sottolinea D’Ascola, ideatore di questo articolato e accurato progetto intitolato “WALKING ART”, si tratta di un’idea concreta di identificazione urbana, con il presente che recupera la storia; sinergia tra spazio, luoghi di culto, interazione sociale, diffusione di cittadinanza attiva, educazione civica ed ambientale di prossimità. Invece, ad oggi, regna sovrana l’incuria, non c’è alcuna manutenzione, esiste solo degrado e vegetazione selvaggia.
Recuperare lo SPAZIO URBANO per farlo diventare LUOGO è una mission fondamentale per l’interazione sociale, per la crescita culturale e per l’educazione alla cittadinanza. Questo posto può diventare polo propulsore di azione culturale e di recupero di identità e spazi abbandonati”.
NON ESISTONO MONTAGNE INSORMONTABILI, MA CONDIVISIONI POSSIBILI.