Atti intimidatori contro gli amministratori pubblici

La Città Metropolitana di Reggio Calabria, questa mattina, ha ospitato gli studenti e le studentesse della scuola “Ipsia Locri-Siderno”, inserita nel più ampio progetto sulla legalità promosso dai Ministeri dell’Interno e dell’Istruzione dal titolo “Sensibilizzazione giovani fenomeno atti intimidatori amministratori pubblici”. Ad accogliere i giovani della Locride sono stati il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, i consiglieri delegati, Rudi Lizzi e Giuseppe Giordano, ed il direttore generale Umberto Nucara.

La visita a Palazzo Alvaro, infatti, rientra in un percorso specifico portato avanti, territorialmente, dalla Prefettura di Reggio Calabria ed è servito ad approfondire diverse tematiche tra cui il rapporto tra Enti Locali e Istituzioni, le funzioni della Città Metropolitana e dei Comuni e la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa dell’ente locale.

Il sindaco facente funzioni Carmelo Versace ha, così, spronato gli allievi e le allieve «a seguire, sempre ed ostinatamente, la via della legalità e delle regole, rifiutando ogni compromesso o illusorie scorciatoie verso una vita semplice e dai facili guadagni». «La ‘ndrangheta che conosciamo oggi – ha spiegato – non è più quella rurale e sanguinaria di qualche decennio fa. Spara sempre meno e manda i propri figli a frequentare le migliori università del mondo. E’ una mafia che si sta “professionalizzando” e che si nutre di professionisti che si stanno “mafiosizzando”». Un ibrido infimo e pericoloso che, secondo Versace, «se da un lato complica le strategie di lotta, dall’altro non deve mai distrarre dall’obiettivo principale di sconfiggerla una volta per tutte». «Non ci stancheremo mai di combattere chi opera per affermare, distruggere e desertificare i nostri territori ed opprimere la nostra esistenza», ha proseguito Carmelo Versace e, nel continuare a rivolgersi agli adolescenti, li ha messi in guardia: «Siete in un’età delicata che è anche l’età delle scelte. Ecco: voi potete decidere da che parte stare. Di sicuro, la strada della cultura, della legalità, dei buoni esempi, della democrazia e della libertà è quella da percorrere per emanciparvi dal bisogno e sfuggire dai pericoli di chi agisce coi favori delle tenebre».

Il consigliere Giordano, dal canto suo, si è detto «estremamente soddisfatto» del poter prendere parte ad un’iniziativa che «va sicuramente implementata, utile a stringere un contatto costante, fecondo e durevole con le istituzioni». «La Città Metropolitana – ha affermato – cerca di essere un punto di riferimento non solo per i Comuni, ma vuole aprirsi ai territori guardando al grande potenziale che esiste nelle nostre comunità». Potenziale espresso, in maniera evidente, dai tanti giovani che hanno preso parte al progetto: «Abbiamo una straordinaria occasione, dettata dalle congiunture e dalla posizione che il nostro territorio occupa al centro del Mediterraneo, su cui passeranno i flussi delle politiche dei prossimi 50 anni. Ci potremmo rincontrare con la storia, scommettendo e puntando nel valore dei giovani a cui rivolgo l’invito di alzare, quanto più possibile, le proprie competenze».
Il consigliere Lizzi, invece, si è concentrato sulle attività e sui compiti svolti dalla figura del consigliere metropolitano e sul bisogno di «modificare una legge, quella che regolamenta le Città Metropolitane, che possa davvero rappresentare la volontà popolare diretta». Ci si è, quindi, soffermati sul sistema elettorale che disciplina la composizione del Consiglio Metropolitano e, insieme al direttore generale Nucara, si è affrontato il tema della nascita, del ruolo e delle funzioni della Città Metropolitana.