Carlo Acutis e Sammy Basso, testimoni di un Dio presente

La riflessione di Angelo Latella

Due uomini di grande fede, due uomini provati dalla sofferenza della malattia, due ragazzi , permettetemi di sottolinearlo, che hanno abbracciato Dio, il loro tutto, giovanissimi.

Perché si muore giovanissimi ? Forse la domanda corretta sarebbe perché si muore Santi giovanissimi. Missione terrena finita ? Si torna a casa.

Ieri nella parrocchia di Lazzaro Motta San Giovanni (RC) è stata benedetta una nuova statua dedicata al Beato Carlo, il ragazzo morto il 12 ottobre 2006, all’età di 15 anni, per leucemia fulminante,

Carlo credeva molto in Gesù ed era un appassionato di internet, comunicava il suo amore Divino attraverso il PC, tra le sue frasi più gettonate ricordo “nasciamo tutti originali ma molti muoiono fotocopia” e “trova Dio e troverai il senso della tua vita”.

Sammy Basso invece ci ha lasciati la scorsa settimana,a 28 anni , il più longevo malato di progeria, una forma di invecchiamento precoce…in un’intervista ha dichiarato, tra le altre cose, “sono un credente , Dio è così grande, è oltre ogni portata,oltre la mia malattia, tutti dovremmo assomigliare a Lui e Lui ci ha reso il compito facile, ha voluto assomigliare a noi, per condividere la festa, il dolore, la morte”.

Buona domenica a tutti, speriamo lo sia anche per Dio.