Ciao bella!

Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella 

Dire ad una donna “ciao bella” ha un senso, concreto, compiuto, perché è gratificante per chi lo riceve e valorizza positivamente chi lo dice, nella sincerità più sottointesa.

“Ciao bella” però potrebbe anche essere rivolto alla gatta, alla cagnolina, soprattutto se è davvero bella e perché sotto sotto pensiamo che possa comprendere il complimento…difficilmente, nella normalità, diremmo “ciao bella” ad una sedia o che so, ad una maglietta.

Certo è poesia dire “ciao bella” alla luna.

Ora “ciao bella” si differisce da “bella ciao” perché nel primo caso si mette in risalto il saluto, il ciao prevale sul bella, nel secondo invece è il contrario, la bellezza prevale sul saluto.

In sostanza la bellezza è femmina e il saluto è maschio.

Non sono né l’uno né l’altro, la musica, l’amore, l’intelligenza, la politica.

Chi canta “bella ciao” non sempre lo fa perché vuole dare un senso al testo, spesso è solo voglia di cantare.

Riepilogando oggi vorrei salutare e cantare: Ciao Beppe, Ciao Peppi, Ciao Giuseppi…ciao belli ! Ciao belli, ciao a tutti i cincu stelli.