“Col pubblico capirò se si è detto davvero tutto o niente”

di Grazia Candido – Al telefono sembra di parlare con un amico che conosci da tempo, in realtà è entrato in punta di piedi nelle case degli italiani, da uno schermo gelido del televisore dal quale traspare la grandezza, l’onestà intellettuale e il talento di un professionista che sa abbattere tutte le pareti che il mondo dello spettacolo impone tra attori e spettatori. Il palermitano Roberto Lipari pur essendo ancora molto giovane, è un uomo maturo, strutturato, riesce ad incastonare le parole come se fossero pietre preziose di un gioiello e con il suo spettacolo “…E ho detto tutto” in scena al teatro “Francesco Cilea” il prossimo 24 Gennaio, evento inserito nella stagione teatrale “Nuovi Stimoli” dell’Officina dell’Arte, mostra l’abilità e la raffinatezza di essere attore, comico, regista e conduttore.

Hai veramente detto tutto o ancora c’è qualcosa da far sapere al pubblico?

“C’è sempre tanto da dire, bisogna capire se si è detto davvero tutto o niente. Ho detto tutto è una frase magica, l’ho scelta rubandola a Totò e se la metti alla fine di ogni discorso, fa sempre sembrare che hai detto qualcosa. Le parole sono davvero importanti e nello spettacolo si ride, si pensa, ci si emoziona. E’ un viaggio che faremo tutti insieme e ho detto tutto”.

Abbiamo iniziato a volerti bene con la tua “dolce metà” Sergio Friscia. Ormai, siete una coppia indissolubile.

“Più che la mia metà, Sergio è il mio tre/quarti: quando sto lontano da lui, ingrasso perché se siamo insieme, mangia sempre i miei piatti. Siamo due amici che si incontrano e si divertono dietro quel bancone. Lontani da lì, ognuno fa le sue cose ma la stima, l’affetto, la complicità c’è sempre. Striscia la notizia è una grande famiglia, ti fanno stare bene e ritorneremo”.

Televisione e teatro, due mondi dove ti trovi benissimo buttando giù ogni muro. Come fai?

“Tv e teatro sono due sport diversi, come lo sono il cinema e la televisione: ognuno ha il suo pallone solo che cambiano le regole, cambia il modo di giocare. Io cerco di ricreare un ambiente dove sto bene, mi diverto e insieme al pubblico mi confronto, pongo quesiti e cerco le risposte, cresco”.

Il punto di forza dello spettacolo?

“In qualche modo, ci prendiamo per mano con gli spettatori dall’inizio alla fine e tutti gli appuntamenti comici, i racconti sono tappe che facciamo. Camminiamo insieme verso una meta precisa e comune”.

La tua mamma dice che sei bello, intelligente e simpatico. Praticamente, non ti manca nulla o sbaglio?

“Veramente, manca una mamma onesta. Mi mancano un sacco di cose e meno male. Il mio amico Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari nella sua canzone “Titoli di coda” dice: “Ringrazio il cielo perché mi ha fatto nascere incompleto”. Faccio mia questa frase perché sono grato di non essere completo. L’uomo deve sempre cercare di fare qualcosa, migliorarsi, cambiare, progredire”.

Sei emozionato di calcare per la prima volta il teatro “Cilea” o stai già pensando ai prossimi impegni?

“Tantissimo e sono anche felice. Vengo spesso a Reggio Calabria perché ho molti amici, conosco questa terra, amo il cibo, i luoghi, passeggiare sul vostro lungomare. Quando posso, faccio sempre un salto qui. Non mi piace fermarmi infatti, sto scrivendo il nuovo spettacolo teatrale, poi c’è la tv e qualche altro progetto. Sicuramente, l’appuntamento del 24 Gennaio non sarà l’ultimo, ma l’inizio di una lunga serie di incontri con i reggini”.