Continua la controversia per l’organizzazione della storica cronoscalata automobilistica “Santo Stefano-Gambarie”.
Dopo la manifestazione di interesse andata deserta dell’Automobile Club Reggio Calabria, titolare della licenza per l’organizzazione della gara, la pronta risposta dei tre comitati organizzativi presenti sul territorio della provincia reggina (“Aspromonte”, “Piloti Per Passione” ed “Oppido Mamertina Racing”) con la quale facevano presente che alla missiva mancavano i presupposti per prendere in mano la gestione della manifestazione (tra le varie, la corsa non è stata iscritta per questa stagione e non rientrerebbe più tra le competizioni titolate), questa volta è il Comune di Santo Stefano D’Aspromonte che con il suo massimo esponente, il sindaco Francesco Malara, fa sentire la sua voce rispondendo alle ripetute sollecitazioni pervenutegli da più parti con una domanda ben precisa: “Ma non è che questa prolissa produzione di lettere con seguito di note stampa serva solo a costruirsi un alibi per un delitto già consumato?”
Il primo cittadino del comune aspromontano Francesco Malara, poi prosegue: “Aldilà del fatto che il Comune di Santo Stefano potrebbe provare ad assumere il ruolo di coordinatore (non di finanziatore) di un pool di imprenditori privati disposti ad investire per il rilancio della nostra gloriosa competizione sportiva, c’è da rispondere propedeuticamente ad una domanda fondamentale: dopo due anni di mancata iscrizione da parte dell’Aci di Reggio Calabria al Calendario Nazionale Aci Sport della mitica Cronoscalata Santo Stefano-Gambarie, è ancora riconoscibile il titolo di Campionato Italiano di Velocità Montagna? Premesso quanto sopra, visto che più volte si è dichiarato di non essere in grado di organizzare tale manifestazione “non possiamo sopportare disavanzi cosi grossi”, perché non si sono aperte le porte e fatti accomodare velocemente i Comitati Organizzatori di manifestazioni automobilistiche approfittando immediatamente della loro specifica richiesta fatta il 29 novembre 2024 a nome di tutte le Scuderie Metropolitane di Reggio Calabria? Esse chiedevano “all’Aci di Reggio Calabria di cedere in toto sia dal punto di vista sportivo che amministrativo-gestionale l’organizzazione della gara automobilistica” ed invece si è preferito effettuare un secondo bando (quando il primo era già andato significativamente deserto), bando che prevedeva non solo dei tempi procedurali lunghi non sopportabili data la ristrettezza dei tempi organizzativi ma bando che addirittura prevedeva “un rigido controllo da parte dell’Automobile Club Reggio Calabria che a suo insindacabile giudizio potrà sospendere detta manifestazione. Dacché il mondo sportivo, piloti ed appassionati, è stato portato a percepire più il prevalere della voglia di mantenere il controllo che la voglia di realizzare e migliorare una storica, affermata, apprezzata gara automobilistica differentemente da quanto ancora oggi si dichiara”. (a.l.)
(foto dall’archivio di Mimmo Spanti)