“Cu teni libri, teni labbra”

Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella

La traduzione sarebbe “chi tiene (possiede) libri, tiene labbra”.

Il proverbio, tende a sottolineare che più si legge e più è facile dare (avere) risposte, conversare, parlare.

Abbina la cultura alla prosperità del linguaggio. Se i libri si possiedono ma non si leggono, non troverebbe comunque riscontro.

Certo, come tutti i proverbi antichi, lega il significato all’epoca, dove la cultura, l’istruzione, il sapere, venivano dalla ricerca, dallo studio, magari documentato dai libri.

Scrivere un libro era, e forse lo è ancora, una responsabilità, un qualcosa che comunque rimaneva scritta, consultabile, opinabile.

Con l’avvento della TV e successivamente con internet e i cellulari (piccoli computer) il mondo, e il modo di sapere e apprendere, è cambiato.

Parliamo di più e leggiamo sempre meno? O leggiamo di tutto e non parliamo per niente? Forse è più semplice dire che circola di tutto, si legge tanto, ma non si riesce più a distinguere la cultura dalla spazzatura, la verità dalla falsità.