“La Calabria ha necessità di Normalizzare e Modernizzare un sistema che oggi è nel Caos” afferma il segretario Generale FIT CISL Calabria, Giuseppe Larizza.
La situazione dei rifiuti in Calabria nel periodo attuale presenta una serie di criticità, basti pensare che all’incirca 20.000 tonnellate di RSU sono distribuite in micro discariche sui diversi territori regionali o trasferite fuori regione quando potrebbero essere trattate all’interno del territorio grazie all’importante dotazione impiantistica calabrese purtroppo non valorizzata.
Gli impianti pubblici calabresi sono dotazioni di alto livello, basti pensare che nell’ambito della Città Metropolitana di Reggio Calabria vi è la presenza del Termovalorizzatore di Gioia Tauro unitamente all’impianto di trattamento rifiuti urbani, l’impianto di Sambatello e l’impianto di trattamento dei rifiuti urbani e differenziati (secco ed organico ) di Siderno che, con gli opportuni interventi manutentivi, potrebbero dare totale sostenibilità e ottimale gestione all’intero sistema impiantistico calabrese. Il settore dei rifiuti in Calabria offre opportunità di occupazione ad oltre 2500 addetti senza considerare tutto l’indotto allo stesso collegato. Dipendenti che hanno diritto ad essere puntualmente retribuiti per il lavoro quotidianamente prestato.
Purtroppo però il nostro territorio e noi tutti cittadini calabresi stiamo subendo delle decisioni politiche ed istituzionali frutto di un decennio di commissariamento, di scelte burocratiche molto discutibili e di una incompiuta legge regionale, la n. 14/2014, istitutiva delle 5 ATO.
Adesso finito il periodo degli annunci radical /chic delle “discariche zero” bisogna correre ai ripari investendo sulle risorse impiantistiche esistenti (tra l’altro pubbliche) ed attivando le opportune e necessarie discariche di servizio da utilizzare nelle varie ATO, preferibilmente pubbliche.
Le scelte comunque vanno viste in ambito regionale e proprio in questo momento storico è opportuno che la Regione Calabria convochi subito le OO.SS., i presidenti delle ATO ed i soggetti gestori al fine di ridisegnare ed attivare ogni utile procedura atta a trasformare il sistema rifiuti in un’opportunità economica di sviluppo e lavoro oltre che come sorgente di risorse rinnovabili e recuperabili. E’ necessario concretizzare un crono programma tecnico operativo ed economico al fine di fronteggiare nel breve periodo l’emergenza e programmare nel lungo periodo valide strategie di intervento tenendo conto:
1) Dei lavoratori che quotidianamente sono impegnati nell’erogazione dei servizi a tal proposito le aziende dovrebbero essere messe nelle condizioni da parte degli Enti di retribuirli puntualmente;
2) dei cittadini che rispettano le regole della raccolta differenziata che dovrebbero essere premiati con la riduzione della tari;
3) delle imprese virtuose che rispettano il CCNL di settore;
Il settore rifiuti non può essere trascurato per il benessere dei territori e la salute dei cittadini. Per questi motivi sollecitiamo la Regione ad intraprendere azioni conseguenti per come sopra indicato.