Disservizio idrico a Pellaro Zona Lume

Come consuetudine nel periodo estivo continuano i disagi nel territorio dell’ex circoscrizione sud Pellaro nello specifico nella zona del Lume. Da diversi giorni si registra la mancanza di acqua con conseguente criticità per i cittadini.

La situazione sta diventando insostenibile specialmente con questo caldo afoso stare senz’acqua è solo da terzo mondo “con il massimo rispetto per il terzo modo”.

Oggi ho chiamato la Sorical al numero verde la persona che ha risposto mi ha informato che tantissime sono state le telefonate ricevute da diversi giorni segnalando il disservizio mi auguro che verrà ripristinato al più presto in caso contrario saremo costretti a rivolgerci  alle autorità competenti per la nostra tutela.

Ricordo che la risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite A/64/L. 63/Rev. 1 del 26 luglio 2010, dichiara per la prima volta nella storia il diritto all’acqua “un diritto umano universale e fondamentale” per tutti i cittadini e che sono assolutamente intollerabili, visto le  gravi e ripetute inadempienze susseguitesi negli ultimi decenni a danno dei Reggini, noi cittadini non  ci fermeremo andremo avanti, abbiamo già contattato le Associazioni a difesa dei consumatori che stanno valutando per fare una  class action.

  

E’ vero che ci sono seri problemi legati alla siccità, ma credo che nell’ultimo decennio la percentuale delle perdite è aumentato in maniera esponenziale e gli interventi tampone non strutturali ci hanno portato alla situazione attuale.

Credo che ognuno di noi di deve assumere dignitosamente le responsabilità, visto che la deresponsabilizzazione è diventata un’abitudine, basta dare uno sguardo a quanto viene condiviso sui principali media, la retorica comunicativa tende spesso volte a scaricare ai propri colleghi, ai propri concorrenti, e così via le colpe di qualcosa che non è andato come da previsioni.

Intanto noi cittadini, siamo costretti, ad affrontare il gravissimo problema della carenza idrica, proprio nel periodo più caldo dell’anno, pieno di insidie che non ci permettono, non avendo acqua in casa, di salvaguardare l’igiene personale in modo particolare per le persone diversamente giovani.

Ricordo che il 22 dicembre 2017 la Giunta Comunale con la delibera n. 259, approvava la carta del servizio idrico integrato:

  • Informare gli utenti sui servizi erogati dal gestore;
  • Impegnare le strutture comunali ed i propri fornitori/appaltatori nel migliorare il livello di qualità del servizio;
  • Misurare il grado di soddisfazione degli utenti, migliorare ulteriormente i livelli di qualità prestabiliti.

La carta dei servizi si proponeva di essere una guida ai servizi comunali in un’ottica di informazione e trasparenza dell’azione amministrativa.

Tutto ciò fino adesso con l’amministrazione comunale di Reggio Calabria non è avvenuto.

A mio avviso la politica dovrebbe essere il campo nel quale mostrare le proprie capacità di iniziativa, il proprio ardimento, la capacità di costruire il proprio destino, la politica dovrebbe essere svincolata da dogmatismi e principi teorici, deve guardare alla realtà.

Anche i nostri giovani che rientrano nel periodo estivo, non sono stimolati da questi disagi e tendono a lasciare e abbandonare definitivamente la propria terrà. Questa fuoriuscita sta diventando una vera emorragia di risorse privando la città di forze giovani che sono la linfa vitale di ogni terra, questo ci deve interrogare moltissimo pensando al futuro.

Ritornando al problema del servizio idrico, allo stato delle cose, è evidente un’accentuata discriminazione nei confronti di persone che soffrono già di un elevato disagio sociale, ma ancor più, è evidente, dunque, gravi inadempienze da parte di chi avrebbe dovuto dare attuazione al servizio o quanto meno fornire una minima comunicazione e giustificazione sulle eventuali ragioni ti tale disservizio.

Voglio ricordare che l’acqua è un bene pubblico e vitale come cita la risoluzione ONU del 28 luglio 2010 

Mi auguro che con la gestione della società Sorical, subentrata in qualità di soggetto gestore, possa finalmente rigenerare il servizio in ritardo da decenni rispetto al resto del paese nonostante le grosse difficoltà  che sicuramente riscontrerà in ragione della scarsa conoscenza delle reti idriche fatiscenti  esistenti  sul nostro territorio.

Mettere in moto anche la cura della gestione amministrativa finalizzata alla normalizzazione della lettura, fatturazione e  riscossione in quanto i cittadini onesti devono pagare i consumi effettivi e non stimati come consuetudine acclarata da decenni dal comune di Reggio Calabria danneggiando coloro che vogliono essere in regola.

In merito alla presente, gradirei un riscontro per capire quali sono state le cause del disservizio idrico, ricordando che i cittadini devono essere sempre messi al primo posto,  i politici devono occuparsi del loro ruolo assegnato a difesa della comunità non di loro stessi come avviene abitualmente a livello locale, nazionale ed europeo.

Francesco ROGOLINO