“È una chiara bocciatura per la linea politica della Lega”



«La Consulta ha giustamente bocciato una legge che avrebbe portato alla secessione del Paese, minando l’unità nazionale». Con queste parole, il gruppo di Italia Viva al Comune di Reggio Calabria commenta la recente decisione della Corte costituzionale, che ha accolto in parte il ricorso presentato da Campania, Puglia, Sardegna e Toscana contro la legge sull’Autonomia differenziata.

«Sebbene i giudici non abbiano ritenuto fondata la questione di costituzionalità riguardante l’intera legge, alcune sue parti fondamentali sono state dichiarate illegittime. Alla base della decisione – il gruppo sottolinea che – la Consulta ha ribadito tre principi cruciali: l’unità indissolubile della Repubblica, la solidarietà tra le regioni e l’uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini italiani. Un’altra criticità fondamentale sollevata dalla Corte riguarda la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ovvero gli standard dei servizi che devono essere garantiti uniformemente su tutto il territorio nazionale. La Consulta ha evidenziato che tali livelli non possono essere fissati da una delega legislativa generica o da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, poiché questo limiterebbe il “ruolo costituzionale del Parlamento” e svuoterebbe la sua funzione legislativa, che spetta al Governo. Di fronte a ciò, si ribadisce l’importanza di mantenere la gestione di settori come sanità e istruzione sotto il controllo statale, poiché le regioni più in difficoltà necessitano di un sostegno maggiore. Molti servizi, come gli asili nido, sono più sviluppati al Nord, ma non nelle regioni del Mezzogiorno, e la spesa storica va riformata per garantire opportunità e risorse a chi è rimasto indietro».

«Questa decisione rappresenta un freno alla politica promossa dalla Lega. Si tratta quindi di una bocciatura chiara di quella linea politica. E deve far pensare anche sulle posizioni espresse da Forza Italia e dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Ora è necessario che i parlamentari del Sud riflettano e che la pericolosa idea dell’autonomia differenziata venga definitivamente messa da parte» hanno concluso i consiglieri di Italia Viva.