Emergenza rifiuti, sempre più allarmante la carenza di igiene

 

Reggio Calabria –  Permane critica la situazione relativa all’abnorme quantità di spazzatura depositata per le vie della città. Rifiuti di ogni sorta appaiono infatti sparsi non solo ad ogni angolo della martoriata e offesa Reggio Calabria ma anche buttati in terra in ogni dove da nord a sud, dalle località marine a quelle montane senza più ritegno e controllo.
E’ dura ammetterlo ma la situazione di questa vergognosa quanto illegale pratica messa in atto da individui incivili e privi di alcuna forma di rispetto verso gli altri e verso se stessi, sembrerebbe essere sfuggita al controllo di chi, come appare innegabile, avrebbe dovuto fare di tutto per impedire che tutto questo continuasse ad avere luogo rendendo inguardabili luoghi e vie della città.
Montagne di spazzatura puzzolenti con il loro contenuto divenuto putrido fanno la loro pessima apparizione in posti divenuti ormai punti prescelti da gente priva di alcuna vergogna che depositano in maniera disinvolta il loro sacchetto di rifiuti in terra nonostante in alcuni punti appaia posizionata l’occhio delle tante telecamere sparse nel territorio (funzioneranno?) come deterrente per atti criminosi.
E intanto le “colline del disonore”, anche per la mancata raccolta soprattutto degli scarti delle attività commerciali, aumentano di volume a vista con i sacchetti di immondizia che, in punti ormai saturi, iniziano a rotolare invadendo la carreggiata con animali di razze diverse che rovistano tra gli scarti.
Come nel caso delle zone collinari di Pietrastorta, proprio sul ponte “Cialantone”, e Terreti dove, come succede da un lungo periodo e le immagini eloquenti ne disegnano i contorni drammatici, si assiste alla formazione di continue discariche rimosse più volte e più volte riapparse.
Appare forse scontato parlare di un problema ormai trito e ritrito dalle cronache ma che comunque, nonostante sia conosciuto ai tanti, non può non essere riportato più volte per sottolineare la gravità e l’indecente condizione in cui il cittadino civile, sconcertato per quanto visto, è costretto suo malgrado ad affrontare con sopportazione, rabbia e mortificante rassegnazione la grave quanto carente ed interminabile condizione sanitaria di cui sicuramente avrebbe voluto poterne fare a meno di vivere.
Guglielmo Rizzica