Falcomata’: “La verità sul Decreto Agosto”

«Si fa presto a salire sul carro dei vincitori, ma la verità sul “Decreto Agosto” è un’altra e pure la sottosegretaria Laura Castelli lo sa bene. Mente sapendo di mentire, rivendicando meriti che non le appartengono. Anzi, lei stessa mi ha detto, durante le travagliate ore che hanno portato all’approvazione del provvedimento, che avrebbe fatto di tutto affinché non passasse la norma che ha salvato il Comune di Reggio dal dissesto». Il sindaco Giuseppe Falcomatà interviene per smentire la ricostruzione fatta dall’esponente del Movimento 5 stelle rispetto ad un evento fondamentale per le economie ed il futuro dei reggini.
«La norma che ha riconosciuto 200 milioni contro il dissesto e che ha, di fatto, scongiurato una crisi irreversibile e senza precedenti per la nostra Città – spiega Giuseppe Falcomatà – porta la firma, il nome e l’anima dell’amministrazione che ho l’onore di guidare. Se, al di fuori di Reggio Calabria, c’è qualcuno che l’ha fortemente sostenuta è, semmai, il ministro Roberto Gualtieri che l’ha rilanciata e difesa all’interno del Consiglio dei ministri. Tutto il resto sono parole al vento, inaccettabili se pronunciate da chi ha osteggiato e combattuto un provvedimento vitale per la nostra comunità. Soltanto i reggini, infatti, possono comprendere fino in fondo la sofferenza dell’aver sopportato un “Piano di rientro” che ha imposto regole rigide – come l’aumento al massimo dell’aliquota sulle tasse – pur di recuperare l’enorme buco lasciato dal centrodestra a causa di spese folli, artifizi contabili e bilanci truccati. Nessuno, dunque, si permetta di speculare sulle difficoltà della nostra Reggio o di brandire fantasiose rappresentazioni come arma in campagna elettorale».
«Se il futuro dei reggini appare più roseo – conclude il sindaco Giuseppe Falcomatà – questo va ascritto tanto alla giunta comunale, quanto al segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ed al ministro Roberto Gualtieri che hanno sposato appieno la nostra proposta, al punto da farla diventare modello di salvaguardia per moltissimi Comuni italiani».